All’età di 68 anni è morto l’imprenditore alcamese Vito Nicastri. Il decesso è avvenuto presso il reparto di oncologia dell’ospedale “Cervello” di Palermo, dove era ricoverato da alcune settimane.

Definito “il re dell’eolico”, Nicastri era balzato agli onori delle cronache alcuni anni fa, nell’ambito di un’inchiesta sui cosiddetti prestanome di Matteo Messina Denaro che gli valse un maxisequestro di beni per una somma pari a un milione e trecentomila euro (riferibili a 43 società e 98 beni immobili), poi revocato. Successivamente fu coinvolto in un’altra indagine su un giro di mazzette che coinvolgeva anche il mondo politico e gli uffici regionali. Nel 2019 si apprese che Nicastri stava collaborando con i magistrati della procura di Palermo.

Nel 2021 la Corte d’Appello di Palermo ha ridotto a 4 anni e 2 mesi la pena nei suoi confronti per intestazione fittizia, facendo cadere l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Dopo il ricordo della Procura, si è celebrato un nuovo processo proprio su quest’ultimo capo di imputazione, la nel dicembre del 2023 è arrivata la definitiva sentenza di assoluzione nei suoi confronti.