Avrà ripercussioni a livello di Giunta regionale il risultato elettorale che l’8 e il 9 giugno ha consegnato 8 deputati siciliani (nessun sardo)? Sicuramente sono ore di febbrile trattativa tra i partiti visto che 4 degli eletti erano componenti della Giunta guidata da Renato Schifani. Lo stesso presidente della Regione però, ha tenuto a sottolineare che gli equilibri non cambieranno alla luce di questo voto e “… la Giunta ha lavorato bene”. In realtà però, malgrado Schifani cerchi di volare basso, da Palermo e dalle altre province e già partito il toto-assessore che coinvolgerà anche la Provincia di Trapani dove, nonostante il dato elettorale raggiunto sia dalla Lega che da lui personalmente, il posto di Mimmo Turano appare traballante.
Anche a Marsala gli equilibri all’interno dei partiti e tra gli stessi rischiano di avere ripercussioni amministrative. Proprio nelle settimane precedenti alla competizione elettorale europea, nella città lilybetana è andata in “onda” la questione della mozione di sfiducia, ovvero l’opposizione e una parte della stessa maggioranza che eletto Massimo Grillo aveva impegnato il Consiglio comunale ad esprimersi sull’operato del sindaco e sulla sua eventuale riconferma, visto che la legge consente la sfiducia. La questione era stata preceduta da un forte rimpasto di giunta che era stato sì nominativo, ma soprattutto dai connotati politici. Grillo si trovava (e si trova) in Giunta tre assessori di Forza Italia mentre Fratelli d’Italia ha raddoppiato la sua presenza passando da uno a due assessori. Il tutto sotto la ‘benedizione’ politica del Presidente dell’Assise Civica Enzo Sturiano e del deputato marsalese all’Ars, Stefano Pellegrino. Entrambi esponenti di primo piano del partito fondato da Silvio Berlusconi.
La cronaca di quei giorni è condita anche dalla divisione netta del partito di Forza Italia, vista che la capogruppo in Consiglio Elia Martinico ha sempre tenuto a ribadire che la rappresentanza del partito è stata a lei assegnata in maniera esclusiva dal segretario provinciale di FI, Toni Scilla. La Martinico più volte ha dichiarato di essere collocata all’opposizione, tanto che pur non avendola firmata, ha esitato favorevolmente la mozione di sfiducia al sindaco, mozione che poi, come si sa, è stata bocciata dall’Aula. Quindi a guardarlo dall’esterno (e dall’interno), Forza Italia facente capo al deputato regionale è protagonista della scena politica e amministrativa marsalese.
Trascorsi pochi giorni si innesca un nuovo meccanismo destinato ad avere ripercussioni già nelle prossime ore: Massimo Grillo con un video sulla sua pagina Facebook, annunciava ai cittadini di voler indirizzare il voto verso Giorgia Meloni e il partito di Fratelli d’Italia. La vicenda ha finito per lacerare ancora di più Forza Italia che aveva due candidati distinti da sostenere a seconda la corrente di appartenenza: gli assessori regionali Edy Tamajo e Marco Falcone. Cosa accadrà in Giunta a Marsala? Lo vedremo nei prossimi giorni, ma già qualcuno all’interno di FI parla di ‘atteggiamento ingrato’ da parte del sindaco. I più moderati affermano invece che di sbagliato c’è stata la tempistica (“Grillo era libero di aderire a qualsiasi espressione politica ritenesse vicina”, ci ha detto un consigliere di maggioranza). Tuttavia averlo fatto nelle ultime ore della campagna elettorale non è certamente elegante dal punto di vista politico.