Trapani: vandalizzato il murales di Falcone e Borsellino: “Serve video-sorveglianza”

redazione

Trapani: vandalizzato il murales di Falcone e Borsellino: “Serve video-sorveglianza”

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venerdì 07 Giugno 2024 - 11:43

Un atto vandalico è stato perpetrato nei giorni scorsi ai danni del murales dedicato a Falcone e Borsellino all’ingresso del boschetto di via Salemi, a Trapani. «Il boschetto di via Salemi è per me un posto del cuore. Non ho difficoltà a riconoscere gli sforzi di questa amministrazione comunale che ringrazio per aver accolto il nostro appello, dopo l’evento “Alberi per il futuro”, a riqualificare questo spazio verde, prima luogo di degrado e insicurezza. Oggi chiedo al sindaco Tranchida e all’Amministrazione comunale un ulteriore impegno con gli abitanti del quartiere e con i trapanesi, che vi si installi un impianto di video-sorveglianza». Lo ha detto la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, commentando il grave atto.

«In pochi mesi – continua la deputata – associazioni, cittadini, famiglie hanno imparato ad apprezzare e vivere questa area verde con iniziative rispettose dei valori sani della cittadinanza, ispirate anche ai valori della legalità e del rifiuto di ogni forma di mafia. La videosorveglianza contribuirà al rispetto dell’area e alla tutela di questa forma di arte donata alla fruizione di tutti»

«Che si possa imbrattare il murales di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino credo sia un atto di una gravità inaudita, a prescindere dal fatto che sia all’accesso di un “boschetto” che oggi è emblema anche di una rinascita culturale e ambientale a cui la città di Trapani aspira e dovrebbe aspirare. Che lo si faccia per rifiuto dei valori di legalità e giustizia che Falcone e Borsellino rappresentano mi sembra preoccupante e conferma che, forse, stiamo abbassando la soglia dell’attenzione rispetto a una cultura mafiosa di cui non ci siamo affatto liberati. Se poi, come forse è meglio sperare che sia, è stato fatto solo per noia o per far parlare di sé, si sappia che l’unica cosa che si dirà degli ignoti vandali è che sono dei poveri ignoranti. Il loro gesto la dice lunga su una povertà culturale che investe anche il modo in cui taluni intendono gli spazi collettivi in questa città».

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