Con una lettera indirizzata alla Prefetta di Trapani, Daniela Lupo, l’Amministrazione comunale di Paceco chiede la convocazione di un tavolo tecnico, per risolvere gli intoppi burocratici che ancora ritardano l’inizio degli interventi di messa in sicurezza del torrente Verderame, nonostante la Regione Siciliana con apposito decreto abbia già individuato la necessaria copertura finanziaria. «A distanza di oltre un anno e mezzo dall’alluvione dell’autunno 2022, ancora non si hanno date certe sul crono-programma dei lavori di manutenzione straordinaria nell’alveo del torrente Verderame, per la mitigazione del rischio idrogeologico», affermano il sindaco Aldo Grammatico e l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Castelli , rilevando che «quanto accaduto nel 2022 potrebbe riverificarsi a seguito di eventi piovosi eccezionali, in assenza degli opportuni interventi di messa in sicurezza e ripristino della funzionalità idraulica dell’alveo del Verderame».
L’urgenza dei lavori è legata anche alla necessità di demolire il ponte che attraversa l’alveo lungo la via Pietretagliate, poiché parzialmente franato nell’esondazione del torrente, «per poterne realizzarne uno nuovo, con una campata più ampia, – precisa Castelli – perché dagli studi di verifica si è evinto che l’attuale ponte manifesta una insufficienza idraulica, causa dell’esondazione del torrente a monte».
«La via Pietretagliate – si ricorda nella nota – è una strada comunale di fondamentale importanza che collega il territorio di Paceco con la vicina località di Pietretagliate del Comune di Misiliscemi, interdetta al transito di qualsiasi natura dall’evento alluvionale; una condizione che sta mettendo in ginocchio le attività imprenditoriali di quella zona».
Da queste considerazioni, scaturisce la richiesta al Prefetto di «…un tavolo tecnico, coinvolgendo tutti gli Enti e le Istituzioni a vario titolo coinvolti nell’iter autorizzativo ed esecutivo delle opere in oggetto, al fine di fare chiarezza sui tempi di esecuzione dei lavori e, con il Vs. prezioso contributo, – scrivono gli amministratori comunali di Paceco – dirimere le manifeste lungaggini amministrative, al fine di addivenire ad un celere concreto inizio degli interventi di messa in sicurezza del torrente Verderame».