L’amministrazione comunale di Marsala ha cancellato in mattina la vergognosa scritta neofascista contro i partigiani (corredata da una croce celtica), comparsa all’indomani delle celebrazioni del 25 Aprile. L’episodio era stato segnalato sui social all’inizio della giornata odierna, suscitando la reazione indignata di diversi cittadini (come anche la nostra testata) che avevano a loro volta sollecitato una tempestiva rimozione della scritta ingiuriosa comparsa presso il Largo dei Partigiani.
“È con profonda indignazione che condanno l’atto vandalico perpetrato contro la memoria dei partigiani della nostra città nella piazza a loro dedicata – afferma il sindaco Massimo Grillo -. Abbiamo già provveduto a fare rimuovere la scritta offensiva e lunedì verrà ripristinato il colore. Ho già informato il comandante della Polizia Municipale affinché si faccia luce sull’incidente e si individuino i responsabili. Non permetteremo che gesti di intolleranza oscurino il ricordo di chi ha lottato per la libertà e la democrazia. Marsala è una città che onora chi ha lottato per i valori di Pace, solidarietà e democrazia”.
Sulla vicenda si registra anche la presa di posizione della sezione Anpi di Marsala: “Ci siamo svegliate/i con una scritta vergognosa sul muro dove il 25 aprile l’ ANPI e l’ Amministrazione Comunale di Marsala hanno deposto una corona di alloro, in memoria dei Partigiani Combattenti per la Libertà dal Nazifascismo. Viene da chiedersi come sia possibile che si perpetui ancora adesso da parte di un gruppo di faziosi un atteggiamento frutto di ignoranza della Storia. L’ ANPI esprime indignazione e condanna nei confronti di gesti che vengono reiterati ogni anno. Rifacendosi alle parole del Presidente della Repubblica, noi manifestiamo il nostro disprezzo e ribadiamo l’ impegno per costruire la memoria. L’ ANPI di Marsala, infatti, continua la propria ricerca su quanti, Antifascisti, hanno concorso alla liberazione dal nazifascismo e all’ affermazione della democrazia”.
Purtroppo non si tratta del primo episodio del genere. In passato altri slogan o simboli neofascisti erano comparsi in diverse zone del centro storico cittadino, sia su edifici pubblici che privati. In molti casi tali scritte sono state rimosse, ma tante altre sono ancora presenti, continuando ad offendere la memoria di quanti hanno contribuito a liberare l’Italia dall’occupazione nazifascista.
“Esprimiamo la nostra ferma condanna per la scritta comparsa questa notte sulla parete adiacente Largo dei Partigiani, proprio dove ieri è stata deposta la corona di alloro. L’ennesimo vile gesto di stampo fascista che si registra nella città di Marsala. Non dimentichiamo gli atti vandalici ripetuti al parco delle partigiane, le scritte sui muri della città che si sono ripetute in questi anni, anche nella sede del PD. Questa scritta becera, però, colpisce anche la comunità ebraica a cui esprimiamo vicinanza e solidarietà, a dimostrazione che il monologo di Antonio Scurati, censurato dalla Rai e che ieri ha riecheggiato nelle piazze italiane, rappresenta in modo chiaro i tempi in cui viviamo e la necessità per certa destra di chiudere con il suo passato post fascista, prendendo le distanze e condannando con fermezza il ventennio fascista e rompendo i legami con le formazioni estremiste“. Questo il messaggio di condanna da parte del Segretario provinciale Domenico Venuti, della Presidente dell’Assemblea provinciale Valentina Villabuona e della componente della Segreteria provinciale Linda Licari.
“Nel muro adiacente Largo Partigiani Marsalesi è comparsa una scritta dispregiativa contro i partigiani e chi nel più perfetto lessico di fascisti e nazisti era “giudeo”. Scritte dispregiative come questa, che rispolverano un linguaggio che si credeva archiviato, si stanno purtroppo ripetendo in modo frequente sui muri della città. Ricordiamo quella accanto all’ingresso della sede del nostro partito di non molto tempo fa. Ricordiamo le svastiche e altri simboli neri di tanti fine settimana da sballo. È evidente che ad oggi manca ancora una visione di univoca condanna sul periodo di dittatura che, per 20 anni, sconvolse tutta la penisola, assoggettando con violenza chiunque non condividesse il corredo valoriale del regime. Il silenzio dell’attuale Governo è assordante; l’ambiguità, eclatante. Bisogna custodire le occasioni di memoria collettiva, perché ci danno gli anticorpi per evitare di cadere negli stessi errori del passato, e ricordare che la Liberazione è stata una vittoria per tutti. E che la resistenza non è finita. Il 25 aprile si commemora giorno per giorno. C’è da augurarsi che le telecamere private della zona abbiano registrato qualcosa di penalmente rilevante. La scritta, risalente sicuramente alla notte tra il 25 e il 26 aprile, visto che durante le manifestazioni del giorno della liberazione non compariva, è stata già rimossa, ma il fatto sussiste e invitiamo l’amministrazione comunale a sporgere doverosa denuncia”. Questa è la nota dell’Assemblea degli iscritti del PD di Marsala.