Inaugurata la nuova caserma della Guardia di Finanza di Mazara in un immobile confiscato alla mafia. Le immagini

Luca Di Noto

Inaugurata la nuova caserma della Guardia di Finanza di Mazara in un immobile confiscato alla mafia. Le immagini

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venerdì 12 Aprile 2024 - 08:38

Inaugurata la nuova caserma sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo, sita in un immobile confiscato alla mafia e intitolata al “Tenente Luigi Fiorentino”, distintosi nel corso della prima guerra mondiale e insignito con due medaglie di bronzo e la Croce di Guerra al Valor Militare. La cerimonia si è svolta alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, on. Wanda Ferro, del Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale – Gen. C.A. Rosario Lo Russo, del Comandante Regionale Gen. D. Cosimo Di Gesù, del direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Dott. Bruno Corda, del Prefetto di Trapani – D.ssa Daniela Lupo, Autorità civili, militari ed ecclesiastiche, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. L’immobile, dopo il sequestro preventivo ad opera della Procura di Trapani a carico di Gaetano Riina, fratello del boss Totò Riina, è stato confiscato definitivamente e concesso al Corpo della Guardia di Finanza. 

Particolarmente toccante il momento in cui la figlia del Tenente, Adele Fiorentino, 92enne, ha tagliato il nastro e scoperto la targa commemorativa posta all’esterno della caserma, prima della benedizione da parte del vescovo di Mazara, Angelo Giurdanella. “Un’emozione indescrivibile – ha spiegato la figlia – papà per noi era il capo della famiglia, ha fatto tanti sacrifici e ci ha mandato all’università, una cosa non scontata per quei tempi. Ricordo papà con grande affetto”. Il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, on. Wanda Ferro ha affermato: “Sicuramente ha un valore simbolico. La mafia vive di simbologia, ma lo Stato è molto più forte dei simboli e vuol dire riempirli di contenuti affinché ci siano dei presidi di legalità e giustizia sui territori. Questo fa comprendere che lo Stato c’è, non arretra e che questi beni vengono restituiti ai cittadini sani e onesti. La maggioranza dei siciliani vogliono essere liberi dalla criminalità e hanno il coraggio per ribellarsi. Lo Stato c’è, è presente”.

Presente anche il direttore ANBSC, Dott. Bruno Corda: “Il nostro interesse e il nostro compito è di destinare i beni a uso sociale e istituzionale. Una dimostrazione della forza dello Stato nei confronti del malaffare, restituire i beni e colpire l’immagine che il malaffare ha”. Rosario Lo Russo, Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale – Gen. C.A., ha spiegato: “Per la Guardia di Finanza avere una struttura idonea, capace e che ti mette nelle migliori condizioni possibili per operare è un bene. Al di là di questo, il vero simbolo è la destinazione di questo bene che ha un’origine da proventi illeciti, da attività criminale. Oggi è al servizio della collettività”.

Il Prefetto di Trapani – D.ssa Daniela Lupo ha aggiunto: “Questo immobile destinato alla Guardia di Finanza rappresenta un valore aggiunto per il territorio, un presidio di legalità che si inserisce in un contesto sorto sulla sopraffazione delle persone, un riscatto doppio a tutela della cittadinanza, degli imprenditori corretti”. Presente anche il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci: “La presenza dei massimi vertici della Guardia di Finanza e dello Stato rappresenta l’importanza di questo momento, non solo simbolico. L’utilizzo dei beni per finalità sociali è una legge che ha modificato radicalmente l’approccio della lotta alle mafie. A Mazara abbiamo tanti beni confiscati, lo stesso commissariato trova posto in un palazzo confiscato alla mafia. Un passo di grande civiltà e di coraggio. Nella stessa strada dove il fratello di Riina abitava, oggi si trova la Guardia di Finanza, presidio di legalità contro ogni forma di illecito e sfruttamento del lavoro. Qualcosa che ci emoziona”.

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