San Nicolò Regale e gli antichi segreti da decifrare, scoperta a Mazara

Luca Di Noto

San Nicolò Regale e gli antichi segreti da decifrare, scoperta a Mazara

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domenica 18 Febbraio 2024 - 07:00

Un messaggio da una lontana civiltà o immagini di lontani sistemi stellari e pianeti sconosciuti? I graffiti circolari sono disseminati in giro per la Terra, sono pochi eppure si assomigliano in modo sorprendente. Un graffito è stato rinvenuto anche a Mazara del Vallo, sotto il sagrato di San Nicolò Regale, nella zona archeologica dei mosaici di una villa romana sulla quale la stessa chiesa, in stile arabo-normanno, si erge, sulla sponda sinistra del fiume Mazaro.

A segnalarne la scoperta Giorgio Comerio, guidato da una grande passione per l’archeologia e che ha un suo blog di informazione. “Qualche giorno fa, nel momento in cui il sole tramontava, guardando nella zona in cui si trovano questi mosaici, il sole ha illuminato questi graffiti, piuttosto rari. Abbiamo fatto subito delle fotografie, poi gentilmente il Comune mi ha concesso l’accesso per realizzare foto e video”. “Con ricerche fatte sul web – prosegue Comerio – effettivamente di graffiti che rappresentino cerchi concentrici ve ne sono di simili solo in Sardegna e nelle Alpi, nella zona svizzera. Poi si trovano in Inghilterra, negli Stati Uniti. Nel mondo se ne conoscono una quindicina, piuttosto pochi”.

Impossibile a oggi decifrarne il significato, i graffiti dovrebbero infatti essere esaminati da esperti del settore per scoprirne il messaggio nascosto, stabilirne la datazione e il loro utilizzo: “Nessuno ne sa nulla. È stata fatta una ricerca in biblioteca a Mazara del Vallo, ma sembra che non esistano monografie o pubblicazioni che menzionino la presenza di questi graffiti di cerchi concentrici. Dunque non si sa cosa significhino”. I graffiti potrebbero dunque chiaramente rappresentare un altro motivo di interesse scientifico e turistico. “Mazara ha tantissime opportunità che non vengono sfruttate. Avevamo realizzato un video La via dei portoni, un po’ come il portone del Papa che si apre ogni cento anni. Sono tantissimi i portoni chiusi a Mazara. Ed è un peccato, non si spiega come mai non si sfruttino a dovere le perle che il territorio e la cultura ti mette a disposizione”. Un impegno che non si ferma qui: “Stiamo preparando altri due servizi – conclude Comerio – in altre due zone archeologiche sconosciute”.

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