Salemi, ci scrive un lettore sul diritto allo studio negato alla propria figlia

redazione

Salemi, ci scrive un lettore sul diritto allo studio negato alla propria figlia

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sabato 20 Gennaio 2024 - 12:27

Ci scrive un nostro lettore sulla vicenda scolastica della propria figlia.

Gentile redazione , volevo portare alla vostra attenzione ed a quella dei lettori, una situazione che da qualche settimana mi logora, e che riguarda nello specifico la situazione scolastica di mia figlia. Tale situazione mi fa provare un senso di frustrazione perché sono consapevole che con i miei ridotti mezzi finanziari non potrò portare giudizialmente avanti la mia battaglia. Una battaglia per la tutela dei diritti di mia figlia e di tutti quei ragazzi a cui viene negato il diritto allo studio.

Nei primi giorni del mese di dicembre 2023 chiedevo il passaggio dalla scuola frequentata da mia figlia, il liceo scientifico, all’istituto tecnico commerciale di Salemi “F. D’Aguirre”. Purtroppo la suddetta scuola dava parere negativo,(come già successo in passato a tanti altri alunni ) senza alcuna spiegazione apparente. Immediatamente inoltravo la stessa domanda all’istituto tecnico commerciale “Ferrigno “di Castelvetrano, che si esprimeva con parere positivo al passaggio dell’alunna.

Premetto che essendo residente a Salemi avrei preferito che frequentasse la scuola presente nel proprio paese, e che l’alunna in questione è minorenne, ha 15 anni, ed ha il diritto e l’obbligo di frequentare la scuola. Per tale motivo informavo tramite pec il Ministero dell’istruzione, il Provveditorato agli studi di Trapani, l’assessore regionale all’istruzione e la Procura della della Repuubblica di Marsala, inoltre chiedevo spiegazioni in merito al diniego all’istituto “F. D’Aguirre” di Salemi.

La preside Francesca Accardo, preside sia a Salemi che a Partanna nel medesimo istituto rispondeva alla mia domanda scrivendo che la motivazione era legata ad una nota ministeriale del 09/01/2024, ma la mia domanda era stata posta nel dicembre del 2023, quindi antecedente all’uscita di questa nota da lei menzionata e usata come parapioggia ,non avendo essa stessa carattere retroattivo. Ora mi chiedo: perché due scuole con lo stesso indirizzo hanno risposto in maniera differente?

Dietro questa pignoleria ci sarà forse la volontà di qualcuno affinché la scuola di Salemi non riceva alunni e quindi sia destinata a chiudere i battenti, così che la presidenza si possa trasferire magari in qualche paese limitrofo e logisticamente più comodo per chi amministra e coordina?

Dispiaciuto amareggiato e purtroppo anche sicuro, che il paese di Salemi a causa di una politica inefficiente, dopo la perdita dell’ospedale sia anche destinato a subire la perdita della scuola superiore. Nel 2024 è inconcepibile che un istituzione come la scuola neghi il diritto allo studio”.

Lettera firmata

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