La piscina comunale torna a far parlare di sè. ll sindaco Massimo Grillo in particolare, ha reso noto di un finanziamento di 450 mila euro, concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La Giunta Grillo ha attinto le risorse dal “Fondo Sport e Periferie 2023”, sulla scorta di un progetto predisposto dal settore Lavori Pubblici che, per questo risultato, ha ricevuto il plauso dell’Amministrazione. Si prevedono opere di manutenzione straordinaria per ridare piena funzionalità a spogliatoi, servizi igienici, docce, infermeria ecc., nonchè adeguamenti degli impianti tecnologici esistenti. “Avevamo tutti i requisiti per attingere a quei fondi e così è stato. La manutenzione straordinaria metterà in sicurezza la struttura, adeguandola alla nuova normativa e consentendo l’accesso in vasca sia agli appassionati che a quanti necessitano di terapie riabilitative” dice Grillo.
In particolare è il Circolo Fratelli d’Italia Marsala a festeggiare il risultato politico: la richiesta di finanziamento di 450.000 €, fatta dall’assessore Bilardello in rappresentanza del Circolo Fratelli d’Italia Marsala per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria della piscina comunale.
Le risorse – afferma l’assessore FdI Ignazio Bilardello – come nel caso dei lavori di manutenzione straordinaria realizzati presso lo Stadio Municipale Lombardo Angotta, provengono dal “Fondo Sport e Periferie 2023” e serviranno “a mettere ordine nel settore Sport, a beneficio di atleti, appassionati e persone con disabilità. Un lavoro paziente, che necessita di notevoli investimenti e che rientra tra le priorità di questa Amministrazione.
La vicenda della piscina risale al 2021. Quando il consigliere comunale Ivan Gerardi, ancora non in veste di assessore, aveva rivolto un’interrogazione al sindaco sullo stado di abbandono della piscina. Poco dopo i lavoratori dell’azienda che gestiva l’impianto, si sono ritrovati in sit-in davanti il Comune. Secondo l’Amministrazione comunale l’Asd Blue Water aveva un grosso debito in merito alle volture e al mancato pagamento delle bollette della luce e gas. Per non parlare dei danni riscontrati all’edificio. Secondo la società però, il contratto d’appalto prevedeva la gestione della struttura con il carico della sola manutenzione ordinaria volta al mantenimento dell’impianto oltre che al normale deperimento e che i problemi sia agli impianti tecnologici che alla struttura non potevano essere imputati alla loro gestione.