Chiara Ferragni sarà chiamata a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro “griffato”.
Il Codacons, in seguito della multa dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta sul pandoro di beneficenza Balocco, annuncia infatti per oggi, la presentazione di un esposto alle 9 Procure della Repubblica siciliane affinché valutino l’apertura di un’indagine per possibili profili penali.
A muovere l’azione legale dell’associazione è il contenuto del provvedimento dell’Autorità per la concorrenza che ha portato alla sanzione milionaria per la Ferragni. L’Autorità ha appurato, tra le altre cose, che “… tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare l’iniziativa benefica sono stati realizzati associando le vendite del Pandoro griffato Ferragni al reperimento dei fondi utili alla donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dell’inizio delle vendite dell’indicato Pandoro”.
Inoltre, “i contenuti diffusi legati all’iniziativa del ‘Pandoro PinkChristmas’ vi sono espressioni comunque dirette ad avvalorare la circostanza che la signora Chiara Ferragni in prima persona aveva contribuito all’iniziativa benefica. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del Pandoro ‘griffato’; e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e Tbs Crew né della signora Chiara Ferragni”.