La sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello di Palermo aveva confermato la maxi confisca di beni, per un valore di 127 milioni di euro, all’imprenditore marsalese Michele Licata, già lo scorso aprile 2023.
Il Tribunale di Trapani aveva chiesto in primo grado un parziale dissequestro del patrimonio ma la Procura nel 2019 fece ricorso e la Corte d’Appello ne aveva sospeso l’esecuitività.
Adesso anche la Corte di Cassazione conferma quanto stabilito dall’Appello. In particolare la seconda sezione penale della Corte, presieduta da Anna Petruzzellis, ha respinto il ricorso della famiglia Licata avverso la sentenza della sezione Misure di prevenzione.
Il maxi sequestro così diventa definitivo per l’imprenditore marsalese che perderà il suo vasto patrimonio immobiliare e non (riconducibili non solo alla sala ricevimento Delfino).