Nuovo anno scolastico, il messaggio del vescovo di Mazara: “La scuola non è un’azienda, ma una rete di relazioni”

redazione

Nuovo anno scolastico, il messaggio del vescovo di Mazara: “La scuola non è un’azienda, ma una rete di relazioni”

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martedì 12 Settembre 2023 - 02:00

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio che il vescovo di Mazara, monsignor Angelo Giurdanella, ha rivolto alla popolazione scolastica della Diocesi in concomitanza con l’inizio del nuovo anno.

Carissimi insegnanti e studenti, carissimi dirigenti e personale scolastico tutto, carissime famiglie, ricomincia la scuola! Dal profondo del cuore voglio dirvi che mi metto accanto a voi, con commozione e gioia, in quella che è tra le più belle avventure della vita, ovvero la scuola ritrovata nella sua sostanza e verità, nelle sue grandi finalità: cercare di capire, incontrarsi, preparare il futuro dell’umanità! Per questo la scuola non può mai essere ridotta ad un accumulo di nozioni e di voti, ma deve essere anzitutto un luogo di curiosità, intelligenza, creatività. La scuola non è un’azienda, ma una rete di relazioni in cui unisce il desiderio di capire, con il rigore delle discipline e dello studio, ma anche con il gusto della ricerca e del confronto. Per trovare – come amavano dire i ragazzi di don Milani, grande educatore del nostro tempo – «un fine che sia grande: aiutare il prossimo e capirsi gli uni gli altri!». Per questo, insieme allo studio, conta la relazione, contano i volti! Non basta la grammatica della lingua, occorre anche la grammatica della vita. Non diamolo per scontato, giovani e adulti: le cose essenziali della vita richiedono consapevolezza ed esercizio. Coltiviamo, per questo, anzitutto la tenerezza, e da parte degli adulti anche la fermezza quando è necessaria, ma sempre dentro una relazione. Così prepareremo un mondo “altro”, prepareremo la terza epoca della nostra storia: dopo il tempo antico in cui prevalevano comunità e ruoli, dopo il tempo moderno dell’individuo, adesso è arrivato il tempo della fraternità nella convivialità delle differenze! Facciamo, allora, diventare ricchezza la diversità delle sensibilità, delle fedi, delle culture che, in questo nostro Mare Mediterraneo, si incrociano e diventano forte chiamata alla pace, ed anche alla pietà, di fronte ai tanti, ai troppi morti, tra cui tanti giovani che attraversano il deserto e poi il mare su imbarcazioni di fortuna, desiderosi di una vita migliore e molte volte semplicemente di poter studiare. Coltiviamo inoltre, nell’attenzione al territorio, giustizia e legalità, contrastando ogni mentalità mafiosa che fa perdere dignità alle persone, immagine e presenza di Dio che vuole che tutti i suoi figli crescano nella libertà e verità. Coltiviamo al tempo stesso la cura della Casa comune, del creato. Studiamo e pratichiamo la legge fondamentale del nostro Paese, la Costituzione con i suoi valori di libertà, partecipazione, solidarietà, uguaglianza sostanziale, ripudio della guerra, rispetto delle minoranze. Tutta la Chiesa di Mazara vuole essere accanto a voi. Abbiamo «un tesoro che portiamo in vasi di creta», il Vangelo di Gesù, che vogliamo condividere con voi, ben sapendo che oggi sono plurali i cammini e quindi offrendolo in un dialogo sincero e affettuoso, invitandovi a coltivare quella ricerca di Dio che ci aiuta a trovare le misure più alte della vita e un senso alla complessità della storia. Abbiamo possibilità di proporvi e condividere anche percorsi di orientamento, di cittadinanza, di volontariato. Sono vescovo di questa bellissima terra ormai da un anno e mi sento con tutto me stesso parte del comune cammino, con particolare affetto per i giovani. Avremo tante occasioni di incontrarci, ma sappiate che «ci sono», che la mia casa e il mio cuore sono aperti all’ascolto e alla condivisione dei vostri desideri più belli, come pure delle vostre sofferenze, dei vostri dubbi, delle vostre proposte. Vi saluto con alcune parole consegnate da giovani africani, che hanno molto più vivo il senso di Dio (e che però per studiare spesso saltano l’unico pasto quotidiano!), a dei nostri giovani: «Dio, che vi porta sul palmo della sua mano, benedica sempre i vostri sogni di bene!».

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