In riferimento al comunicato stampa in cui l’amministrazione comunale di Marsala parlava di rimodulazione del servizio di assistente igienico sanitario e di assistente alla comunicazione nelle scuole lilibetane, interviene con una nota il consigliere Flavio Coppola.
“Premetto che occorre precisare la distinzione tra il servizio di assistenza igienico personale da quello all’autonomia e alla comunicazione.
Il primo rientra nei casi di disabilità grave o situazione complessa per i bambini che necessitano di assistenza igienico sanitaria personale che oggi il comune di Marsala eroga attraverso l’istituzione Marsala Schola con proprio personale stabilizzato a tempo indeterminato, attraverso la legge Madia sin dai tempi dell’amministrazione Carini, prima con contratto di 24h settimanali per 8 mesi e dal 2023 con contratto di 24h settimanali per 12 mesi (abbiamo garantito anche il servizio delle colonie estive fino al 31 Luglio).
Il servizio di autonomia e assistenza alla comunicazione è un operatore diverso che viene assegnato ai bambini che ne hanno bisogno e svolge una funzione socio-educativo che affianca e supporta lo studente con disabilità sensoriale (sordo, cieco, sordocieco), psico-fisica e con disturbo dello spettro autistico. Questo servizio viene garantito dal settore servizi sociali con personale fornito da cooperative secondo e le ore di assistenza scolastica vengono indicate nel PEI a seconda delle reali necessità dello studente. Il decreto emanato dall’assessorato regionale alla famiglia, su cui non ritengo opportuno creare inutili allarmismi, in realtà non limita le risorse per il servizio di assistenza igienico personale e dell’Asacom ma rafforza con un contributo i servizi aggiuntivi e che i soggetti beneficiari, cui non può ricorrere il personale ATA, sono gli alunni cui è stata riconosciuta la disabilità gravissima dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare, cosa ben diversa della disabilità grave o complessa, e che nel nostro distretto socio sanitario, Marsala-Petrosino) sono stati identificati dall’Asp in 59 casi”.
Insomma secondo il consigliere comunale l’amministrazione nel suo comunicato in cui si parla di carenza di fondi e di rimodulazione di entrambi i servizi, ha fatto confusione rischiando di generare allarmismi tra i familiari degli utenti.