Borghi dei Tesori: Custonaci e Calatafimi rappresentano il trapanese

redazione

Borghi dei Tesori: Custonaci e Calatafimi rappresentano il trapanese

Condividi su:

giovedì 24 Agosto 2023 - 16:35

Cave di marmo diventate museo, grotte che paiono ferite di roccia, eremi che vivono di antichi sospiri, colazioni in fattoria, yoga per bambini. Ma anche bellissime leggende come quella della Madonna che fu salvata dal mare e di Maria Santissima di Giubino, eletta patrona dopo aver salvato il borgo da un’invasione di cavallette. Nel trapanese sono due i comuni che partecipano alla terza edizione dei Borghi dei Tesori: il festival costola delle Vie dei Tesori con il supporto di IGT, prende il via sabato prossimo e andrà avanti per tre fine settimana – dal 26 agosto al 10 settembre –  in tutta la Sicilia. Sono 37 i borghi che apriranno le porte di monumenti, chiese, santuari, musei, castelli e conventi, ma hanno anche organizzato tour, passeggiate, esperienze tra le più diverse. Tra questi, un borgo al suo debutto, e uno che l’hanno scorso ha ottenuto una bellissima esposizione mediatica, ed è pronto a rimettersi in gioco.

Custonaci non solo apre al pubblico le suggestive cave di marmo, utilizzato sin dal Medioevo ed esportato in tutto il mondo, ma affida agli stessi lavoratori il compito di condurre alla scoperta di un mondo candido, che riflette il sole, trattato con tecniche importanti. Sabato (alle 18.30, poi il 3 e il 9 settembre) verranno spiegate le differenze tra Perlato di Sicilia, Perlatino e Botticino, Avorio venato, Brecciato e Libeccio, e le diverse tecniche di lavorazione. Un altro cuore di Custonaci sono le grotte di Scurati dove è rinato il borgo antico, ma soprattutto riaprirà il Museo vivente degli antichi mestieri, tra strumenti e attrezzi originali d’epoca e grazie all’impegno di volontari custonacesi. Spazio ai più piccini: i bambini potranno partecipare alla vita della fattoria, mungere le pecore,  provare l’ebbrezza del ”battesimo della sella” mentre domenica prossima (3 settembre) impareranno il kamishibai, tecnica giapponese simile a quella dei cantastorie, cimentandosi con la leggenda dello sbarco dell’effigie della Madonna di Custonaci (e si visita il Santuario). E ancora, colazioni in fattoria, lezioni di yoga per piccoli partecipanti (sabato alle 17.30 e alle 18,30) e passeggiate nella riserva di Monte Cofano, magari gustando al tramonto un bicchiere di vino con pani e tumazzu (sempre sabato alle 19).  

Non va dimenticato che è disponibile anche il pullman Autoservice da Palermo che raggiungerà Custonaci domenica pomeriggio (info www.leviedeitesori.com).

Dopo il successo della scorsa edizione, torna Calatafimi-Segesta che anche quest’anno ha dovuto difendersi dagli incendi: ma eccola indomita e pronta ad accogliere i visitatori. Si salirà fino al bellissimo eremo di Maria Santissima di Giubino (sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 21.30), eletta patrona dopo aver salvato il borgo da un’invasione di cavallette: da quassù il panorama è fantastico. Novità di quest’anno è il neonato museo dei Cavallari (visite sabato e domenica dalle 17 alle 19.30), dove la fa da padrone il carretto siciliano “alla trapanese” in una mostra allestita dall’antico Ceto dei Cavallari, una delle congregazioni religiose devote alla Madonna del Giubino.

Nei locali dell’ex convento di San Francesco si custodiscono i colori e le vicende dei Cavaddari calatafimesi. Sullo sfondo dei canti autentici di un tempo, sono esposti alcuni carretti decorati e colorati, finimenti ed emblemi del Ceto, e due splendidi “Prisenti” donati alla chiesa del Santissimo Crocifisso. Non va dimenticato che Calatafimi fu una delle tappe più importanti dell’avanzata dei Mille che combatterono una cruenta battaglia, il 15 maggio 1860: sul colle di Pianto Romano si erge l’Ossario che custodisce i resti dei volontari garibaldini e dei soldati borbonici caduti sul campo. Nell’anniversario del 1892, venne inaugurato l’attuale mausoleo, costruito su progetto di Ernesto Basile, architetto della Palermo Felicissima. Dentro il mausoleo, anche un plastico della battaglia di Calatafimi. Il pullman da Palermo per Calatafimi Segesta è programmato per sabato 2 settembre, mentre nell’ultimo weekend, il 10, arriverà anche il teatro: andrà in scena infatti “Francesco e il sultano” di Ugo Giacomazzi, spettacolo che accarezza la figura di San Francesco.  

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta