“Questo protocollo che sottoscriveremo con il presidente Schifani nasce a marzo di quest’anno e servirà a creare un rapporto ancora più stretto tra l’Agenzia dei beni confiscati e la Regione siciliana, che detiene più di un terzo dell’intero patrimonio immobiliare che noi gestiamo. Inoltre la Regione si impegna con la propria disponibilità finanziaria e con i fondi comunitari e nazionali nella ristrutturazione e valorizzazione dei beni anche delle forze di polizia e del Corpo forestale regionale creando presidi nel territorio”.
Lo ha detto a Palermo il prefetto Bruno Corda, direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, il quale ha spiegato che “… la Sicilia ha ricevuto molti beni, oltre 1.700, da settembre a questa parte. Alcuni di questi molti significativi, come i 122 destinati a enti del territorio della provincia di Trapani provenienti dai possedimenti di Matteo Messina Denaro”.
Altro aspetto fondamentale è quello delle demolizioni che verranno finanziate anch’esse, parzialmente, dalla Regione. “L’obiettivo è la multifunzionalità. Da parte nostra – ha aggiunto Corda – c’è la possibilità di accedere alla banca dati che è l’unica completa che esiste sui beni confiscati destinati in gestione, in modo che si possa contribuire alla geolocalizzazione dei beni medesimi e quindi nell’indicazione a coloro i quali saranno i destinatari, in particolare gli enti locali in cui ricadono i beni medesimi”.
(foto di repertorio)