E’ morto stamattina Roma l’attore e regista toscano Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari “che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma”. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore. La famiglia chiede che sia rispettato il momento di grande dolore “e per questo motivo non intende rilasciare dichiarazioni”.

Dopo il successo ottenuto nel programma cult di Rai 1 “No Stop” con i Giankattivi (assieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci), Francesco Nuti fu tra gli interpreti più innovativi e amati della commedia all’italiana negli anni ’80, accanto a Carlo Verdone, Massimo Troisi e Roberto Benigni. Tra i suoi film di maggiore successo, “Io, Chiara e lo Scuro”, “Tutta colpa del Paradiso”, “Casablanca Casablanca”, “Caruso Pascoski”, “Willy Signori”, “Donne con le gonne”. In mezzo c’è anche spazio per una memorabile partecipazione al Festival di Sanremo, dove destò un’ottima impressione partecipando alla gara dei big con il brano “Sarà per te” (qualche anno dopo riproposto da Mina).

Dopo il flop di “Occhiopinocchio” fece i conti con una prima crisi che sembrava superata in seguito a fine anni ’90, quando si ripropose con “Il signor Quindicipalle” e “Io amo Andrea”. Risale al 2005 la sua ultima interpretazione, diretto da Claudio Fragasso nel poliziesco “Concorso di colpa”. Ma nel frattempo, le voci sul suo stato depressivo si erano fatte sempre più insistenti, a conferma di una fragilità che dopo gli anni di maggiore gloria aveva cominciato a compromettere la sua serenità e il suo lavoro. Nel 2006, in seguito a una caduta dalle scale riportò danni fisici e neurologici che si sono poi rivelati non più reversibili. l 7 dicembre 2019 ha ricevuto il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 “Alla carriera”, ritirato dalla figlia Ginevra in occasione della serata evento, che risulta così essere il primo riconoscimento alla carriera assegnatogli nella sua storia cinematografica e artistica.