Proseguono i controlli pubblici a Marsala sulla qualità delle acque

redazione

Proseguono i controlli pubblici a Marsala sulla qualità delle acque

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venerdì 09 Giugno 2023 - 09:55

Il progressivo impoverimento delle falde acquifere si aggrava ulteriormente in presenza di contaminazioni causate da pesticidi e concimi chimici usati in agricoltura.

In via preventiva, controlli sono in corso anche da parte degli Organi sanitari regionali, ma intanto il sindaco di Marsala ha fatto appello alle Aziende agricole – soprattutto a quelle in prossimità dei pozzi comunali affinché collaborino alla protezione delle falde sotterranee con comportamenti virtuosi, contribuendo così a non compromettere la qualità dell’acqua erogata alla cittadinanza.

Massimo Grillo invita gli agricoltori a prestare più attenzione al sottosuolo attraversato dalle acque, quello da cui attingono i pozzi del Comune di Marsala. E ciò, anche alla luce delle criticità sulla qualità delle acque emerse ad inizio d’anno e, da allora, sottoposte a prelievi periodici e a controlli sempre più attenti.

“Da qui, la necessità di insistere anche sul fronte della prevenzione – sottolinea l’assessore ai servizi idrici Ivan Gerardi – facendo appello alla sensibilità degli agricoltori, soprattutto di quelle imprese agricole i cui terreni si trovano nei pressi dei bacini di alimentazione delle falde acquifere”.

La loro protezione, si legge in una nota diffusa dalla comune lilibetano, passa anche da un moderato uso di nitrati provenienti da fonti agricole; dal rispetto del “Codice di Buona Pratica Agricola” per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari; dalla progressiva riduzione di composti azotati per il suolo. In assenza di tali comportamenti sostenibili, si potrebbe addirittura giungere ad un divieto di spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, laddove l’impiego di tali sostanze non sia conforme ad uno specifico piano di utilizzo fissato dalle norme in materia.

L’Amministrazione comunale, in particolare, fa riferimento a quelle zone dichiarate “vulnerabili ai nitrati” dove la Regione ha attivato programmi di protezione sulla base della relativa normativa europea, meglio nota come “direttiva nitrati”.

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