Con il territorio trapanese ha preso il via il ciclo 2023 di conferenze di servizi indette dall’ANBSC, per l’assegnazione di beni immobili e terreni attualmente destinabili, definitivamente confiscati alla criminalità organizzata all’esito di procedimenti penali e di prevenzione.
La scelta di iniziare con la provincia di Trapani – in cui di recente è stata effettuata la cattura del boss Matteo Messina Denaro – è strettamente legata al valore simbolico rappresentato dalla destinazione per fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Trova così realizzazione la principale finalità della specifica normativa – unica a livello mondiale – di restituzione dei beni, proventi dei reati commessi dall’associazione mafiosa, alle comunità civili che ne hanno subìto la presenza.
Lo specifico significato è stato evidenziato dalla presenza, nell’occasione, del Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, nonché di tutte le autorità provinciali e regionali, a testimonianza dell’assoluta coesione tra le Istituzioni nel comune contrasto alla criminalità organizzata.
“L’esempio della presenza dello Stato che arriva sempre – ha affermato il Sottosegretario Ferro – è testimoniato dal fatto che ben 121 beni destinati sono riconducibili a soggetti legati a Matteo Messina Denaro. Ancora una volta si dimostra che gli investimenti criminali sono destinati a ritornare nella mani dei cittadini onesti e della comunità. Infatti, come testimonia quell’arresto anche attraverso i beni in questione, chi costruisce sulla sabbia non può pensare di aver costruito sulla roccia”.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al Prefetto e al Nucleo di supporto, costituito in Prefettura, per l’efficace opera di preparazione della Conferenza, finalizzata ad una acquisizione consapevole dei beni confiscati da parte dei destinatari, ed al quale vengono anche riservati i delicati compiti di supporto agli Enti locali per l’utilizzo dei beni già destinati. Alla conferenza hanno partecipato, inoltre, i potenziali destinatari dei beni, tra i quali i Comuni di: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Marsala, Paceco, Partanna, Salemi, Trapani, Valderice nonché il Libero Consorzio Comunale di Trapani, la Regione Sicilia e, per le Amministrazioni centrali dello Stato, l’Agenzia del Demanio.
All’esito dei lavori, sono state acquisite manifestazioni di interesse, per finalità istituzionali, sociali o economiche, per 288 dei 327 beni originariamente proposti, per un valore di oltre 13 milioni di euro.
Anche l’Agenzia del Demanio ha espresso interesse al mantenimento al patrimonio dell’Erario per alcuni dei predetti immobili da assegnare alle Forze dell’Ordine.
Le manifestazioni acquisite saranno sottoposte al Consiglio Direttivo dell’ANBSC per la definitiva destinazione.
Nell’occasione, l’Agenzia ha fornito indicazioni sui fondi, nazionali ed europei, utilizzabili per finanziare i progetti di ristrutturazione degli immobili acquisiti ed ha messo a disposizione degli Enti locali un bando tipo per la successiva individuazione degli organismi del Terzo settore cui assegnare i beni.
È stata inoltre segnalata la possibilità di consultare sul sito istituzionale dell’ANBSC la Sezione “L’Agenzia supporta i Comuni” ove sono presenti e costantemente aggiornate notizie ed indicazioni operative relative ai beni confiscati.
I partecipanti hanno formulato il vivo apprezzamento per l’iniziativa, nella consapevolezza che il tema della destinazione dei beni confiscati costituisce un fondamentale passaggio nella comune lotta alla criminalità organizzata.