Con parole durissime il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi ha denunciato la ripresa delle installazioni di pale eoliche in provincia di Trapani, dove insistono già centinaia di torri, dal “Cretto di Burri” di Gibellina e fino a Marsala. Progetti che, soprattutto per quanto i riguarda i parchi off-shore in mare, continuano a far parlare e a creare malumori tra i cittadini, i comparti del settore Pesca, le Istituzioni e le associazioni ambientaliste.
“Nonostante l’arresto di Matteo Messina Denaro che nell’eolico aveva il cuore dei suoi milionari affari, la mafia, che ha cacciato me da sindaco di Salemi nel momento in cui è cominciata la mia battaglia contro l’installazione degli impianti, continua, imperterrita, la sua violenza contro il paesaggio in luoghi mirabili della memoria garibaldina, com’è nel caso di Contrada Rampingallo, tra Salemi e Marsala – afferma in una nota Sgarbi, ricordando quando fu eletto ‘primo cittadino salemitano’ -. Dopo il Parco eolico Elimi, ecco la multinazionale Engie, che aveva il monopolio”.
Per Sgarbi è l’ennesimo frutto della continua trattativa Stato-Mafia per “… distruggere il paesaggio italiano nella indifferenza della Pubblica Amministrazione”. A Mazara del Vallo al momento, sono previste 42 pale eoliche off-shore.
A Marsala invece, già dal 2020 si parla della realizzazione di un parco eolico. L’impianto, chiamato 7Seas Med, sarà composto da 25 pale galleggianti da 10 megawatt ciascuna, a una distanza di oltre 35 chilometri da Marsala e altrettanti dalle Egadi, in direzione della Tunisia. In quello specchio di mare il fondale ha circa 300 metri di profondità. “Di pulito nelle cosiddette energie rinnovabili c’è poco, ci sono invece gli affari sporchi della mafia, come le inchieste di questi anni hanno dimostrato”, dice infine duramente Vittorio Sgarbi.
Ha perfettamente ragione…. Ma il politicamente corretto anche di chi si erge a paladino dell’antimafia non ne parla…