In Italia il gioco d’azzardo è totalmente legale, allora è anche sicuro, se i casinò online, le scommesse e le lotterie sono autorizzati dallo Stato. Nel 2021, l’importo totale scommesso nel mercato italiano del gioco d’azzardo ha raggiunto un picco di oltre 110 miliardi di euro, riprendendosi dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa dell’impatto della pandemia mondiale. Gli italiani spendono una fortuna enorme per il gioco d’azzardo, la cui somma è aumentata di otto volte tra il 1998 e il 2016, con una media attuale di 130 euro al mese per persona, secondo uno studio presentato recentemente.

In quali regioni il gioco d’azzardo è più frequente

Un sondaggio del maggio 2020 ha chiesto agli italiani le loro opinioni sul gioco d’azzardo. I dati dei casinò online sicuri in Italia mostrano che gli intervistati del Sud considerano il gioco d’azzardo un hobby più frequentemente degli altri intervistati. Circa il 20% degli intervistati di questa macroregione ha questa opinione, mentre il 10% degli intervistati delle Isole la pensa allo stesso modo.

Sebbene questa sia un’attività molto frequente in Italia, e quindi molto amata dalle persone provenienti da tutte le regioni, è più frequente spendere soldi per i casinò online in Sicilia, Abruzzo, Lombardia, Campania ed Emilia-Romagna, riportando una media nazionale di raccolta pro-capite di circa 1.400 euro.

Una presenza ancora timida dei casinò online

Sebbene il gioco d’azzardo online in Europa non sia ancora legalizzato ovunque, nel continente esistono casinò virtuali ben adattati alle esigenze del mercato europeo come questo. In effetti, molti Paesi dell’UE hanno già legalizzato il gioco d’azzardo online. Sebbene limitata all’attività online, la partecipazione alle scommesse sportive è legalmente consentita dal 1996. Le corse dei cavalli sono particolarmente popolari tra gli scommettitori di Internet e sono uno dei mezzi preferiti per scommettere denaro in modo sicuro.

Nei Paesi in cui il gioco d’azzardo non è consentito, i casino online tradizionali sono molto diffusi e aprono il mercato, generando interesse per la convenienza del gioco d’azzardo online. Va detto che i casinò tradizionali sono un primo passo verso il gioco d’azzardo online e viceversa. Non sono concorrenti, ma vanno di pari passo.

Una persona che gioca a poker online si sentirà più a suo agio a recarsi in un casinò tradizionale sapendo di saper giocare, così come un appassionato di casinò tradizionali vorrà continuare l’esperienza online nel comfort della propria casa.

Normativa italiana sui giochi d’azzardo online

Quando cercano un casinò online, i giocatori italiani dovrebbero cercarne uno che sia autorizzato e regolamentato. Questo garantisce che il casinò sia sicuro e che non ci sia il rischio di procedimenti penali. La maggior parte dei casino online in Italia offre ai giocatori la possibilità di giocare gratuitamente prima di impegnarsi a giocare con denaro reale. Inoltre, le opzioni di pagamento offerte dalla maggior parte dei casinò online sono sicure e protette. Anche le promozioni e i bonus disponibili nei casinò online possono essere gratificanti.

La normativa italiana sul gioco d’azzardo è piuttosto particolare, ma la buona notizia è che i casino online in Italia accettano la maggior parte dei prodotti di gioco. Il quadro normativo consente di operare con quasi tutte le forme di gioco d’azzardo, tra cui poker, bingo, gratta e vinci, slot machine e altri tipi di giochi da casinò. Inoltre, il governo italiano monitora attentamente il settore e si assicura che gli operatori seguano standard elevati.

Nel corso degli anni l’Italia ha modificato più volte le proprie leggi sul gioco d’azzardo e nel 2006 è diventato più facile per le società straniere operare nel Paese. Le leggi del Paese consentono ai siti di gioco d’azzardo online di altri Paesi europei, ma devono acquisire una licenza dall’Autorità Italiana per il Gioco d’Azzardo (ADM). L’ADM rilascia le licenze per il gioco d’azzardo alle società straniere. Da allora, oltre 200 società di gioco d’azzardo online hanno ottenuto la licenza in Italia. Tuttavia, il regime fiscale sfavorevole ha fatto sì che molte delle società autorizzate abbandonassero il mercato italiano.