«Campobello ha la possibilità di riscattarsi. La cattura, un mese fa, di Matteo Messina Denaro ha liberato il nostro territorio dalla pesante cappa, che per troppo tempo ci ha oppresso, rappresentando una rassicurante testimonianza della presenza dello Stato. Ed è proprio da questa consapevolezza che dobbiamo ripartire. Lo Stato c’è e noi dobbiamo avere fiducia in esso, respingendo ogni compromesso, anche nelle piccole azioni quotidiane, e allontanando la paura, quella fragilità umana, che talvolta può sconfinare nell’omertà e che costituisce potenziale terreno fertile per l’attecchimento del fenomeno mafioso. Il nostro riscatto, dunque, deve partire proprio da questa rinnovata fiducia nello Stato, ma anche da uno sforzo che deve accomunare i cittadini onesti, affinché si pongano al fianco delle istituzioni, camminando insieme verso un nuovo futuro libero dalla mafia».
È stato questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal sindaco Giuseppe Castiglione, nell’ambito del convegno “Possiamo sempre fare qualcosa”, promosso dalla neo associazione culturale “Noi per Campobello – Circolo Giovanni Gentile” nell’auditorium dell’ex chiesa dell’Addolorata a Campobello di Mazara.
Il convegno, che è stato moderato dal giornalista Alessandro Quarrato, è stato patrocinato dalle Amministrazioni comunali di Campobello e di Castelvetrano, dalla Fondazione Giorgio Almirante, dal Centro Studi Dino Grammatico, dalla Fondazione Paolo Giaccone e dal Club Inner Wheel Castelvetrano-Campobello.
Ad aprire i lavori è stato Antonio Tavormina, presidente della neo-associazione, che ha presentato la finalità dell’incontro che ha voluto costituire un momento di confronto e di riflessione tra cittadini e istituzioni che credono nelle potenzialità del territorio e che vogliono fortemente promuovere quella crescita socio-culturale che è fondamentale per sconfiggere la mafia, rivendicando al contempo una più forte presenza dello Stato.
Sono intervenuti, inoltre, il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, Nicola Catania, sindaco di Partanna e deputato all’ARS, l’ing. Giuseppe Bica, vicepresidente dell’associazione Grammatico, il vicesindaco di Castelvetrano Filippo Foscari e il presidente del Consiglio comunale di Campobello Piero Di Stefano.
Diversi sono stati, inoltre, gli interventi a distanza, tra cui quello di Luigi Furitano, nipote del giudice Paolo Borsellino, e quello, in collegamento web, del comandante Alfa, che ha lanciato un forte messaggio di solidarietà alle comunità di Campobello e di Castelvetrano.