Le biografie di Putin, Hitler e Pablo Escobar, il libro del tennista André Agassi, ma anche quello di Fabrizio Corona. Matteo Messina Denaro, sanguinario stragista e divoratore di libri. C’erano tanti volumi nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara. Si tratta del rifugio nel quale il capomafia Matteo Messina Denaro ha trascorso almeno gli ultimi otto mesi di latitanza, aiutato anche da quell’Andrea Bonafede che gli prestò la sua identità
Testi di vario genere per il capomafia che ora è rinchiuso nel carcere de L’Aquila. Dalla storia di Ilda Boccassini ai capolavori di Primo Levi, Dostoevskij e Baudelaire. Oltre cinquanta libri ritrovati nel rifugio dove il padrino corleonese ha trascorso l’ultima parte della sua latitanza.
Il 16 gennaio è stato arrestato all’estero della clinica La Maddalena di Palermo. Nella sua biblioteca, sistemati con cura, 56 libri. Per le letture, il boss era appassionato di autori come Charles Bukowsky di cui possedeva cinque libri, tra i quali Il sole bacia i belli.
Non solo libri, ma anche tanti Dvd. Oltre 200 titoli.
Tra i film trovati dagli investigatori anche diversi titoli di Quentin Tarantino, come ‘Kill Bill’ e ‘Pulp Fiction’, oltre che Rambo, personaggio interpretato da Sylvester Stallone. Tra i preferiti del boss anche ‘Il Marchese del Grillo’, indimenticato film con protagonista Alberto Sordi. E ancora ‘Robin Hood’, ‘Attacco al potere’, ma anche il ‘Solitario’, film che racconta di un killer mercenario che uccide per conto della malavita giapponese.