Forza Italia, in Sicilia è guerra tra bande. Duro scontro Falcone-Miccichè

redazione

Forza Italia, in Sicilia è guerra tra bande. Duro scontro Falcone-Miccichè

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domenica 04 Dicembre 2022 - 21:45

Duro faccia a faccia tutto interno a Forza Italia nel corso della Festa del Tricolore di Catania tra l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e l’assessore all’Economia Marco Falcone. Si tratta dell’ennesimo episodio di un clima che ha portato persino alla nascita di due diversi gruppi all’Ars.

Ad accendere la miccia una frase di Miccichè che non è andata giù al compagno di partito: “Non dire bugie”, esclama il coordinatore regionale azzurro nel corso del dibattito alla festa di FdI. A questo punto Falcone sbotta, prende la parola e va all’attacco di Miccichè: “Prima Musumeci non andava bene e ogni assessore faceva disastri, soltanto tu ritieni di essere un uomo integro – afferma Falcone rivolgendosi a Miccichè -. Dovresti guardarti allo specchio e soltanto dopo snocciolare giudizi sugli altri. Qui c’è gente che lavora con grande responsabilità”. Poi l’affondo finale contro colui che all’Ars ha fondato un gruppo parlamentare alternativo a quello che sostiene ufficialmente Schifani: “Di notte stringevi accordi e poi dicevi che non andava bene. Gianfranco, te ne devi andare a casa. Forza Italia non ti riconosce”. A quel punto Miccichè si alza e manifesta l’intenzione di lasciare il palco: “Voglio evitare questo clima – le sue parole -, non si dicono bugie”.

Molto duri anche i contenuti della nota inviata alla stampa da Michele Mancuso, capogruppo di Forza Italia all’Ars: “Come giudicare se non fuori di testa il linguaggio forsennato di un assessore che in casa altrui ha rovinato la festa con invettive premeditate contro Gianfranco Micciché? Non è un mistero che dalla scorsa Legislatura i rapporti con l’Assessore Marco Falcone non siano più idilliaci, anzi siano incrinati e logori. L’ho pubblicamente accusato di essere un ingrato e irriconoscente poiché piuttosto che al bene di Forza Italia in Sicilia, punta a coltivare il proprio orticello, strizzando l’occhio altrove. Adesso però la misura è colma. Si può buttare fuori qualcuno quando si è padroni di casa. Lui è un inquilino abusivo che da sempre strizza l’occhio a destra, rispetto alla storia moderata di Forza Italia. Credo che per lui sia arrivato il momento di dichiarare le proprie intenzioni, ovvero distruggere un partito che fino ad oggi è stato il fiore all’occhiello di un’Italia che si rispecchia nei valori liberali. Se devo essere sincero, in una cosa Micciché ha sbagliato: nell’avere permesso che tali soggetti diventassero classe dirigente di Forza Italia in Sicilia”.

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