Fratelli d’Italia: “L’ospedale di Marsala in stato di abbandono, chiediamo subito risposte”

redazione

Fratelli d’Italia: “L’ospedale di Marsala in stato di abbandono, chiediamo subito risposte”

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giovedì 20 Ottobre 2022 - 17:30

Il Circolo di Fratelli d’Italia è seriamente preoccupato del grave stato di abbandono in cui versa l’Ospedale di Marsala con grave disagio per la tutela della salute e il diritto di accesso alle cure dei cittadini.

“La storia del lento e continuo declino del nostro ospedale è nota da diversi anni nonostante sia stato individuato DEA di II livello nel piano di riordino ospedaliero regionale e nonostante rappresenti la struttura ospedaliera più grande, moderna e funzionale e con il miglior comfort per i pazienti ospedalizzati di tutta l’ASP di Trapani – scrivono da FdI Marsala -. Il PO non è mai stato supportato, come avrebbe dovuto essere, dall’Asp di Trapani sia in termini di organico medico, sia di comparto (infermieri ed OSS), sia di procedure specialistiche, nonostante un territorio stimato in più di 100.000 abitanti, uno dei più grandi dell’Azienda Sanitaria Provinciale, con un enorme bisogno di assistenza che quotidianamente emerge dal bacino di utenza del PO. di Marsala”. 

“In questo territorio si osserva la presenza della più alta incidenza di infarti miocardici di tutta la provincia di Trapani (il 60% di tutte le procedure afferenti all’emodinamica di Trapani proviene da questo territorio). La cardiologia del PO di Marsala accoglie e cura una media annuale di più  di un infarto al giorno. Prima dell’Era Covid 19 – specificano i meloniani – l’ospedale si caratterizzava per la presenza di diversi reparti chirurgici; operavano ben undici specialità chirurgiche nel presidio“.

Così continua la nota di Fratelli d’Italia: “Oltre la Chirurgia Generale, con un ottimo gruppo di chirurghi, erano presenti una Ortopedia di grande affidabilità, un’ottima Ginecologia con Ostetricia e un’ Oculistica di ottimo livello.  nostro Operava inoltre una Urologia tra le migliori dell’Italia meridionale con capacità attrattive di pazienti fuori provincia, provenienti  da Palermo  e da  tutta la Sicilia. Unici reparti in provincia, il PO di Marsala aveva anche una chirurgia Senologica, una Vascolare, una Neurochirurgia e una chirurgia Plastica. Non ultima la presenza di un reparto Nefrologia e Dialisi estremamente efficiente che impiantava fistole per emodialisi per l’intera provincia. Tutte queste specialità chirurgiche potevano operare perché  il nostro ospedale è il solo che presenta un complesso operatorio moderno e funzionale,  dotato di ben cinque sale operatorie. Il tutto supportato da un reparto di Rianimazione e Anestesia e da ottimi servizi di Analisi di patologia clinica e microbiologica, di radiologia per immagini con TAC e RM. Eccellenza anche di area medica che oltre la Medicina Interna, la Diabetologia e la Pneumologia presentava una ottima Cardiologia con UTIC che seguiva in ambulatorio di follow-up centinaia di pazienti con Cardiopatia Ischemica,  Scompenso Cardiaco e  affetti da Fibrillazione Atriale per migliorare la loro aderenza alle terapia prescritta e ridurre le successive recidive che spesso generano ripetuti ricoveri ospedalieri. Ultima specialità arrivata prima del Covid era il reparto le Malattie Infettive“.

Con l’emergenza Covid, da marzo 2020 tutto è, evidentemente stato azzerato. L’Ospedale, come si sa, è stato trasformato in Covid-Hospital con chiusura di tutti i reparti tranne della Pediatria e della Ginecologia. Solo l’Urologia e l’Ortopedia sono stati trasferiti in altri presidi ospedalieri.

“La sanità si deve sviluppare intorno ai bisogni emergenti di salute dei cittadini ma purtroppo da più di due anni, i cittadini di Marsala non hanno più avuto la possibilità di accedere alle cure del proprio ospedale, essendo stato leso così un diritto sancito dalla Costituzione Italiana – scrivono ancora -. Da marzo 2022 è finita in Italia l’emergenza Covid, e nel luglio 2022 l’Assessorato Regionale della Salute ha emanato un decreto che in pratica abolisce i  Covid Hospital”.

A oggi però la situazione continua ad essere precaria e drammatica per l’Ospedale di Marsala.

Solo da pochi giorni è rientrato il reparto di Urologia e con la Chirurgia Generale stanno riprendendo a operare solo per interventi non complessi perché, nonostante la presenza di 12 posti di rianimazione funzionanti, questi sono ancora bloccati per eventuali pazienti Covid che non si ricoverano più da circa sei mesi.

“Tutte le altre specialità sono sparite e l’Azienda Sanitaria sta aprendo al posto dei reparti degli ambulatori specialistici di Otorino, di Chirurgia Vascolare, di Senologia – si legge nella nota -. Dalla Cardiologia negli ultimi due anni sono stati trasferiti per volontà dell’Azienda tre unità mediche e nonostante si siano svolti tre nuovi concorsi, non sono state a oggi reintegrate, rimanendo in grave carenza di organico con soli quattro Dirigenti Medici in servizio. La stessa cosa accade per il reparto di Medicina e di Diabetologia“.

Il Circolo Fratelli d’Italia di Marsala consapevole che la politica deve dare risposte alle esigenze del territorio e dei cittadini dello stesso, fa proprio l’appello del Prof. Rubino e porrà in essere tutte le necessarie azioni affinché il presidio ospedaliero di Marsala torni a rappresentare un punto di riferimento importante per le esigenze mediche dei cittadini marsalesi e dei territori limitrofi.

“Le eccellenze di Marsala devono assolutamente venire salvaguardate – ha dichiarato il Consigliere comunale Lele Pugliese –. Il comparto ospedaliero del Paolo Borsellino ha rappresentato una importante risorsa del territorio e ha fornito risposte e assistenza ai cittadini che devono, e sottolineo devono, avere accesso a tutti quei servizi che la sanità pubblica ha il dovere di garantire. La dismissione o i ritardi nella ricostituzione dell’Ospedale di Marsala, come era e come dovrebbe nuovamente essere, arreca un danno a tutto il territorio e aumenta l’idea di una inefficienza della politica che bisogna assolutamente cancellare. Con il Circolo Fratelli D’Italia di Marsala ci impegneremo a chiedere agli Enti preposti risposte rapide e concrete affinché la situazione possa essere positivamente sbloccata al più presto“.

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