L’ex Convento del Carmine di Marsala, ospita oggi, alle ore 19, l’opera Golem, una scultura del maestro Gai Candido, alta 2 metri e 30 e costituita da polistirolo rivestito da stoffa e legno.
Durante la serata, il totem sarà presentato dal direttore artistico Sergio Troisi assieme all’artista. Prevista anche una performance di danza a cura del Centro Danza Tersicore di Elisa Ilari. Da sempre la danza è stata associata al totem in un connubio inscindibile e rituale.
Nei riti atavici dei nativi americani, come in quelli di altre tribù aborigene, il totem è l’oggetto che stabilisce un particolare rapporto di vicinanza con il mondo magico dei primordi. Il totem viene infatti celebrato con danze rituali che hanno lo scopo di cementare il rapporto tra l’uomo e il divino. Nella nostra società postmoderna e antropocentrica, il totem non può che rappresentare l’uomo stesso.
Nella performance “La danza del Totem” del Centro Danza Tersicore, attraverso il linguaggio proprio della danza si intenderà esplorare la solitudine dell’uomo moderno, le nuove ferite della tribù del terzo millennio, la perdita di un orizzonte trascendentale pur mantenendo quell’anelito al divino e allo spirituale che permane nell’uomo moderno come grido disperato verso il cielo da cui incredulo attende una risposta. L’ingresso è libero.