“Volete essere tenuti al guinzaglio?”. Con questa domanda provocatoria, rivolta agli amministratori siciliani, Cateno De Luca ha aperto ieri nel capoluogo il suo tour trapanese, che nel pomeriggio lo ha portato anche a Paceco, Marsala e Tre Fontane. Insieme all’ex sindaco di Messina anche l’europarlamentare Dino Giarrusso, leader del Movimento nazionale “Sud Chiama Nord” fondato con Cateno De Luca e vicepresidente della Regione designato.
“L’appello che lancio anche da Trapani – afferma Cateno De Luca – è rivolto ai colleghi sindaci. A loro chiedo: volete essere tenuti al guinzaglio? Fate pure. Ma spiegate perché la raccolta differenziata è diventata argomento di gioielleria. Spiegate perché le imprese edili stanno fallendo, perché la Regione non ha i bilanci in regola. I sindaci hanno la responsabilità dell’amministrazione e devono sentirsi chiamati in causa in prima persona in questa battaglia di liberazione della Sicilia invece purtroppo ancora oggi assistiamo a scenari di condizionamento. Ho denunciato pubblicamente ieri che, dopo il caso a Ispica di Paolo Monaca epurato dalla giunta dal sindaco Leontini per aver espresso simpatia nei confronti del progetto politico di Sicilia Vera, si sta verificando un caso simile a Naso. Il sindaco espressione di FdI ha chiesto di parlarmi. Non gradisce che una sua assessora abbia manifestato la volontà di candidarsi in una delle nostre liste di testimonianza. L’ha minacciata di farla fuori dalla giunta. È un fatto inaccettabile che fa parte di quel sistema politico mafioso che noi combattiamo. Torno a lanciare il mio appello: diciamo basta a tutto questo. Cambiamo insieme una volta per tutte questo sistema.”
“La Sicilia oggi – afferma Dino Giarrusso – non è libera. Non lo è perché per prenotare una tac è necessario aspettare mesi, perché l’erogazione dell’acqua non è garantita h 24, perché la spazzatura in alcuni comuni arriva al secondo piano delle case, non è libera se parte delle nostre meravigliose coste sono stuprate, maltrattate, non balneabili, non è libera per altre cento ragioni. Ma per liberarla bisogna liberarsi da chi l’ha ridotta così, senza fingere di non sapere chi sono i responsabili! Noi diciamo che vogliamo liberarla dalla banda bassotti politica, i cosiddetti centrodestra e centrosinistra che oggi sono due facce della stessa medaglia. Si tratta di gruppetti di persone che passano da uno schieramento all’altro per assicurarsi la poltrona, uno schema indegno a cui si è adattato anche il M5S. Per liberare la Sicilia dobbiamo eleggere un Sindaco di Sicilia come Cateno De Luca, che ha dimostrato di saper fare il sindaco, che sa amministrare ascoltando i cittadini e migliorando le loro condizioni di vita. Insieme ai tanti che stanno aderendo al nostro progetto, la liberazione della Sicilia sarà presto realtà”.