Miccichè alla Regione candidiamo una donna palermitana e di Forza Italia

redazione

Miccichè alla Regione candidiamo una donna palermitana e di Forza Italia

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venerdì 24 Giugno 2022 - 16:13

“Serve un candidato di Forza Italia per la presidenza della Regione: dev’essere di Palermo e donna“.

Il giorno dopo la conferenza stampa con la quale Nello Musumeci ha annunciato il “passo di lato”, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè rivendica la candidatura:

“Forza Italia – dice – ha dimostrato ancora una volta che da 30 anni siamo il primo partito e non abbiamo mai avuto il presidente della Regione, io ho sempre preferito l’unità pur di andare avanti e vincere. Ma ora c’è un sentimento diffuso palermitano che chiede in maniera ferma la candidatura di Palermo perché non l’ha mai avuto. Ora tocca a noi. Deve essere di Fi, palermitano. E donna. E io, a occhio, ho le prime due caratteristiche ma non la terza”. Per Miccichè, infatti, “dire fin da adesso che il nome del candidato unitario spetti a Fratelli d’Italia, stona, fatico a comprenderlo”.

Poi Miccichè se la prende con le allusioni di Musumeci: “A che cosa si riferisce? Di cosa parla? Lo dicesse chiaramente quali sono le palle che non si possono toccare. Vorrei proprio capire queste palle avvelenate quali sono. Musumeci deve parlare chiaro, senza metafore. A cosa si riferiva quando ha parlato di verità che pregiudicherebbe la vittoria del centrodestra? Il nome di Musumeci è divisivo, lui non divide a metà, ma del tutto. Oggi le forze di maggioranza non sono felici dell’operato di Musumeci, sia nella gestione della Regione, sia nella gestione dei rapporti umani. Non potrà esistere mai un’azienda che funziona con il direttore amministrativo che odia quello di vendita”.

A stretto giro di posta arriva la risposta di Ignazio La Russa: “Le esternazioni di Gianfranco Miccichè – attacca – arricchiscono la mia personale collezione delle sue stravaganti dichiarazioni che passano dall’elogio sperticato a Musumeci al suo opposto, con autocandidatura a presidente della Regione, passando per un endorsement tacito a un esponente catanese di FdI e poi finire con l’arroccamento ‘palermitana, donna di Forza Italia’. Il tutto, condito non dall’esame di cosa serve ai siciliani, bensì da un ‘dotto’ esame sul carattere, la psicologia, le simpatie/antipatie …di Nello Musumeci”.

Per La Russa “Miccichè, con cui riesco a continuare ad avere un rapporto amichevole, sono certo che si inalbererebbe se qualcuno (magari professionalmente più adeguato) volesse esaminare i suoi atteggiamenti, le sue intemperanze, le sue abitudini e, in sintesi, la sua psiche per trarne conseguenze politiche – attacca -. E farebbe bene a dolersene. Ma forse farebbe meglio a non guardare la pagliuzza negli occhi dell’altro. Il centrodestra siciliano non merita quello che Musumeci chiama ‘fuoco amico’. Siamo ancora in tempo”.

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