Circolo PD “Nilde Iotti” al sindaco di Marsala: “Tutto quello che non va in città”

redazione

Circolo PD “Nilde Iotti” al sindaco di Marsala: “Tutto quello che non va in città”

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venerdì 24 Giugno 2022 - 08:30

Il circolo Pd online “Nilde Iotti” torna a sollecitare l’Amministrazione comunale marsalese, considerate le diverse denunce da parte dei cittadini.

“Al solo fine di segnalare e trovare soluzioni per il bene della collettività vogliamo, ancora una volta, far notare al sindaco Grillo come si presenta oggi la nostra città agli occhi dei marsalesi.  Condividiamo pubblicamente – affermano dal Circolo democratico – una lettera indignata di un gruppo di cittadini che non l’ha votata ma che riconosce in lei e nella sua carica, il punto di imputazione e sintesi delle varie problematiche della città. Non si preoccupi, non le chiederemo di pulizia, porto o altre amenità: per quelle è già impegnato nella sua attività di bricolage con cui costruisce i tavoli di concertazione. Non le parleremo, neppure, di Marsala città turistica, argomento troppo complesso che non si può pensare di sviluppare attraverso la “gita sociale” alla BIT di Milano. Non le parleremo di cultura perché con quella, è notorio, non si mangia almeno per alcuni“, dicono ancora.

“Non le parleremo, neppure, dei cartelli che in via Salemi all’angolo con la Via Dante Alighieri portano le inutili indicazioni di Stadio, Piscina e Palasport, luoghi negati alla cittadinanza. E si figuri se parleremo di programmazione, parola che è scomparsa dal vocabolario politico“, continuano dal Circolo coordinato dall’ex consigliera comunale Linda Licari.

“Le vogliamo invece – si rivolgono al sindaco -, parlare di come si presenta la città, non agli occhi critici di un pericoloso gruppo comunista, ma agli occhi del cittadino medio. Comprendiamo come, probabilmente, non abbia tempo per girare per la città, travolto da molteplici impegni e, dunque, non abbia diretta percezione di quanto accade. Le direttrici attraverso le quali si giunge al salotto buono della città sono quattro: Porta Mazara, Porta Garibaldi, Piazza Marconi o Porticella e Porta Nuova. Esaminiamole assieme. Porta Mazara durante il giorno è diventata un ristorante a cielo aperto: con effluvi di ogni genere che, di certo, non fanno piacere agli abitanti ed ai passanti. Per tacere del diffuso fenomeno di spaccio di stupefacenti che avviene sotto gli occhi di tutti e senza nessuno che intervenga. Per giungere a Porta Garibaldi, provenendo dal lungomare, bisogna fare una corsa ad ostacoli. Transenne, lavori in corso, ed anche lì tavoli, tavolini e massiccia ed indiscriminata occupazione di suolo pubblico. Con buona pace di pedoni ed automobilisti, impegnati in pericolose gimkane per evitare ostacoli e pericoli. Porticella, con le sue immediate adiacenze, è un ritorno al Caos primigenio: parcheggio selvaggio, uso ed abuso di suolo pubblico da parte di esercenti e di privati, bagni pubblici impraticabili ed il fenomeno dei posteggiatori abusivi, seppur meno invasivo che altrove, imperversante. Porta Nuova: i lavori con i quali la piazza è stata restituita ai cittadini, sono costantemente deturpati dal massiccio uso della stessa piazza (anche nella parte chiusa al traffico ) a parcheggio di auto e moto, in assenza di qualsivoglia controllo. Poi, appena entro le mura della città, ad accogliere marsalesi e turisti, la sera viene posizionato un bar su ruote che beneficia di un suo autonomo punto luce, cosa questa che fa dubitare del suo carattere “ambulante”“.

Infine, la Via XI Maggio, il salotto della città un tempo deputato alle “vasche”: “Oggi non possono più farsi. Camminarvi senza cadere è una vera e propria impresa: le “balate” sono sconnesse ed in parecchi casi quasi frantumate, senza che nessuno intervenga per il loro ripristino o si attivi per una auspicabile chiusura al traffico veicolare. Il centro storico è in balia di frotte di ragazzotti vocianti ed urlanti che incuranti di tutto e tutti spadroneggiano con atteggiamenti arroganti ed aggressivi, a bordo di motorini e bici elettriche che circolano impunemente. Ma probabilmente tutto questo, signor sindaco, lei non lo avverte occupato com’è nei lavori di bricolage, nel seguire le processioni e nel progettare improbabili gemellaggi con città libanesi”.

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