Il ricordo della Shoah: studenti del “Ruggieri” di Marsala vincono la selezione regionale

redazione

Il ricordo della Shoah: studenti del “Ruggieri” di Marsala vincono la selezione regionale

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giovedì 10 Marzo 2022 - 07:10

Esperienza molto formativa per la 4 F del Liceo Ruggieri di Marsala, che ha partecipato al concorso “I giovani ricordano la Shoah”, che ogni anno rinnova la memoria del dramma dell’Olocausto, coinvolgendo le scolaresche del territorio italiano. Con l’opera “Controcorrente”, i ragazzi hanno partecipato nella sezione dedicata alla fotografia, affermandosi in ambito regionale e accedendo così alla fase finale nazionale del concorso. Si tratta di un’esperienza che ha permesso agli alunni di conoscere in modo più approfondito gli orrori dell’Olocausto al fine di avviare una seria riflessione su quanto ancora oggi sia importante il ricordo di quegli avvenimenti. In una prima fase sono state chiarite le motivazioni storico-ideologiche che hanno scatenato lo sterminio degli ebrei, con particolare riferimento alla vita vissuta nei campi di sterminio; in questa prima fase sono stati particolarmente utili i materiali di documentazione reperibili sui siti internet forniti dal Ministero. In una seconda fase, invece, si è dato vita a riflessioni su quanto ancora oggi sia necessario mantenere la memoria, anche alla luce di episodi di cronaca che purtroppo continuano ad offendere l’umanità e a ledere i diritti umani, nonostante questi ultimi siano ampiamente riconosciuti da tutte le carte costituzionali internazionali.
Tutto il gruppo classe è stato coinvolto: ogni alunno ha partecipato all’attività ponendosi come risorsa per favorire la produzione richiesta. Il progetto ha avuto come fine la realizzazione di un elaborato artistico-letterario, nello specifico una foto il cui soggetto è stato scelto dagli stessi alunni e che li ha visti come protagonisti. L’oggetto dello scatto è l’immobilismo mondiale di fronte agli avvenimenti (violenza, orrore e brutalità) che hanno caratterizzato il secolo scorso. La scena antitetica allude da una parte all’indifferenza di molti, dall’altra al coraggio di pochi. Immobili, impassibili e indifferenti, non curanti di ciò che accade intorno a loro, i personaggi sono soggetti alienati, con lo sguardo incline al vuoto, verso qualcosa di fermo, quasi inspiegabile, così come i prigionieri della caverna platonica sono accecati dall’immagine distorta della realtà. L’unico soggetto che non “offre” le spalle è il simbolo della speranza, identifica chi sceglie di non omologarsi al branco e, per tale motivo, finisce per essere additato come il diverso, colui che viaggia controcorrente (anticonformista, si distingue dalla massa proprio per il suo coraggio, per la volontà di manifestare le proprie idee liberamente). L’elaborazione del progetto è stata interdisciplinare: sono state coinvolte le docenti di Filosofia e Storia (Roberta Piccione) e Disegno e Storia dell’Arte (Carla Benigno). Nell’elaborato non sono stati coinvolti esperti esterni.

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