Itaca chiama Sanremo quinta serata: le pagelle di Luisa Caldarella

redazione

Itaca chiama Sanremo quinta serata: le pagelle di Luisa Caldarella

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domenica 06 Febbraio 2022 - 10:08

Il 72° Festival di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana presentato per il terzo anno da Amadeus, è terminato ieri sera. Nel corso della quinta serata si sono esibiti tutti i cantanti in gara e gli ospiti: la banda della Guardia di Finanza, le farfalle della Ginnastica artistica italiana, Marco Mengoni, Filippo Scotti, dalla nave Berti_Rovazzi. Ad affiancare Amadeus per la serata finale, Sabrina Ferilli.

Anche noi vogliamo raccontarvi il Festival. Lo facciamo con “ITACA CHIAMA SANREMO”, iniziativa giunta alla sua terza edizione, che vedrà il Festival raccontato attraverso i voti, i giudizi, gli occhi e le orecchie di alcuni musicisti e interpreti del nostro territorio.

LA QUINTA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO CON I VOTI E LE PAGELLE DI LUISA CALDARELLA

Luisa Calderella
Luisa Caldarella

Luisa Caldarella ha conseguito la laurea al Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani. Nel 2004 si esibisce nell’aula Paolo VI in Vaticano in occasione della giornata mondiale degli universitari alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. Dal 2010 si esibisce al fianco di artisti italiani e stranieri come Massimo Ranieri, Amedeo Minghi, Gigi D’Alessio, e dell’inglese Dott Reed. Nel 2007 è tra i fondatori della compagnia D’altra P’arte. Di recente è violinista della Women Orchestra.

Ho accolto con piacere l’invito a commentare l’ultima serata del Festival di Sanremo. Sanremo per me è tradizione familiare, seguire canzoni, vallette, ospiti, outfit spesso largamente discutibili solo per il gusto di criticare o demolire la gara. Un rito collettivo a cui nessuno riesce a sottrarsi…checché si dica

Matteo Romano – Virale: Giovane e composto, sul palco ci sa stare. Canta bene e…basta così Voto 5

Giusy Ferreri – Miele: Poca convinzione per un timbro vocale come il suo da cui ci saremmo aspettati di più. Non c’è combustione tra musica e parole nonostante il tentativo di andare al di là della Ferreri che conosciamo Voto 6

Rkomi – Insuperabile: Una delle canzoni più ascoltate su Spotify ma il confronto con la parte suonata (l’Orchestra) sottolinea una mancanza di mestiere abbastanza prevedibile. Almeno dimostra umiltà ammettendo i suoi limiti  Voto 4

Iva Zanicchi – Voglio amarti: Donna di grande spirito ed esperienza ma più l’ascolto più questo brano odora di naftalina Voto 5 

AKA 7EVEN – Perfetta così: Mi ricorda i Subsonica. Diciamo la verità, il Festival è e rimarrà sempre un prodotto commerciale ma conserva comunque una certa, seppur velata, autorevolezza. Prodotti come Aka 7even sono ancora troppo lontani da questo. Testo debole che rimanda alla scuola dell’infanzia Voto 5

Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare: Fedele al suo io, commuove la sua interpretazione di pancia. Gli possiamo perdonare qualunque inciampo, fosse anche solo per il coraggio e l’emozione dimostrata Voto 7

Noemi – Ti amo non lo so dire: Non si smentisce mai, la riconosci subito, alla prima nota. Il brano ha una buona dignità ma lei non emerge come dovrebbe o meriterebbe Voto 6

Fabrizio Moro – Sei tu: Qualità musicali non indifferenti per il bel Fabrizio Moro che però si dimostra incapace di abbandonare quella panacea, più o meno vincente, tipica di un certo cantautorato Voto 6

Dargen D’amico – Dove si balla: E sembra proprio che si balli ad una sagra di paese. Gaio, scanzonato ma anche tamarro con sonorità anni ‘90 che funzionerà, e come! Voto 4

Elisa – O forse sei tu: Canzone che al primo ascolto ti rapisce, al secondo ti scioglie. Eterea come il suo brano, non ci abitueremo mai alla sua poesia e alla sua eleganza. Il look alla Carla Fraccia anche no Voto 8

Irama – Ovunque sarai: Argomento profondo mostrato con enfasi ma il testo non ne pareggia lo spessore. Meriterebbe qualcosa di più per la sua gran voce Voto 7

Michele Bravi – Inverno dei fiori: Tutte le volte che apre bocca ci trasporta nel suo mondo e ci fa toccare la sua anima. Mai esagerato, delicato come pochi Voto 8

La rappresentante di lista – Ciao ciao: Brano che più lo ascolti più ti trascina. Loro ci sanno fare, teatrali al punto giusto. Nato per piacere in un momento dove c’è solo necessità di delizie e godimenti Voto 7

Emma – Ogni volta è così: Per scelta o per caso rimane uguale a se stessa. Sguaiata e convolgente ma anche noiosetta.  Il testo è debole e tutta questa passione tormentosa non aiuta. E intanto la Michielin, con la bacchetta in mano, dirige un altro brano Voto 6

Mahmood&Blanco – Brividi: Duo che meritava di vincere, si completano in tutto, canzone che non manca di nulla. Le due voci fanno l’amore e il crescendo degli archi le cullano. Qualche falsetto in meno sarebbe stato gradito Voto 9

Highsnob&Hu – Abbi cura di te: Un brano molto attuale e con un testo bello, dall’interpretazione impetuosa, ma che musicalmente non convince Voto 6

Mengoni (ospite): Ogni commento è vano Voto 10

Sangiovanni – Farfalle: Tutto nella norma, testo in linea con le classiche dinamiche adolescenziali della sua generazione. Brano povero di penna e infatti “Non volano farfalle” Voto 4

Gianni Morandi – Apri tutte le porte: Umile come pochi nella sua grandezza e l’energia di sempre. Un tuffo nella gioia hippie anni ’60/70 Voto 7

Ditonellapiaga e Rettore – Chimica: Un ritornello che rimane in testa fin da subito senza bisogno di ulteriori ascolti. Accattivante, ironico. Una ammicca, l’altra rimane il mito di sempre, graffiante e irriverente. Insieme fanno scintille e si ballaaa Voto 7

Yuman – Ora e qui: E’ tra gli artisti meno conosciuti di questo Sanremo 2022. Raffinato nel suo essere, con un testo di classe e con una voce importante che mostra tutte le sue qualità. Sarà un fiore che sboccia? Voto 6

Achille Lauro – Domenica: E lo scandalo dov’è? La trasgressione che molti indigna? Niente trovate scenografiche d’effetto. Il brano rimane sottomesso dall’idea che abbiamo dell’artista ma rimane leggero cambiando il suono a cui eravamo abituati. Magari l’ascolterò in viaggio sulla SS 115 Voto 6

Ana Mena – Duecentomila ore: Una barbie per un classico tormentone da pareo, infradito e pelli che profumano di protezione solare, che abbiamo già gustato in tantissimi menù estivi. Da canticchiare sorseggiando un mojito. Vedi istruzioni sulla confezione Voto 4 

Tananai – Sesso occasionale: Testo debole ma forte sonoramente. Mantenendo il suo ultimo posto… è meritatissimo Voto 3

Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia: poco noto rappresentante del contemporaneo cantautorato italiano, questa sua poesia sembra non trovarsi nel posto giusto Voto 7

Le Vibrazioni – Tantissimo: Magari il colpo non è stato centrato in pieno ma Sarcina canta e non si smentisce e loro sono sempre d’impatto grazie a quel rock che come un trucco camouflage ha un impatto emotivo su chi ne fruisce Voto 6

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