Sulla crisi della maggioranza Grillo, certificata dalle comunicazioni rese in aula dal sindaco giovedì pomeriggio, interviene il gruppo marsalese di Cento Passi, guidato dal coordinatore Fabio Genna. Il movimento fondato da Claudio Fava evidenzia non solo lo scollamento tra il primo cittadino e la sua coalizione, ma anche le parole con cui Grillo ha fatto riferimento all’inefficienza della propria compagine assessoriale (quantomeno, di alcune sue componenti).

“Accusando pesantemente i suoi assessori di non lavorare abbastanza, quasi a volersi scrollare di dosso qualsivoglia responsabilità, il primo cittadino ha probabilmente dimenticato che gli assessori che vorrebbe destituire sono stati scelti proprio dallo stesso e se quindi oggi, ad appena un anno e mezzo dalle elezioni, si parla già di giunta fallimentare, la colpa non può che derivare da un’inefficienza di chi si trova a capo della stessa giunta, ovvero il sindaco”.

Riprendendo l’intervento a Sala delle Lapidi del capogruppo Nicola Fici, Cento Passi definisce scorretta la condotta del sindaco verso i suoi assessori, evidenziando la fragilità del sistema Grillo “fatto da consulenti, governance, giunta young e sottogoverni”. Si tratta, secondo Cento Passi di “un complesso sistema di potere che, stando alle parole dello stesso sindaco Grillo che si è dichiarato insoddisfatto da quanto fatto in questo anno e mezzo di sindacatura, ha fallito”.

Per quanto riguarda l’invito alla collaborazione su scelte programmatiche e strategiche lanciato dal sindaco all’opposizione, Cento Passi si ricollega alle parole di Fici: “l’opposizione non si è mai mostrata chiusa nei confronti di proposte concrete, sono stati trattati in modo collaborativo temi importanti come il porto e l’ospedale. Non è stato mai fatto populismo ma sono state avanzate proposte concrete, con spirito di collaborazione con tutte le forze politiche”.

Si esclude, tuttavia, l’ipotesi che Cento Passi possa sedersi assieme al sindaco per collaborare all’indicazione di un assessore delegato alla pianificazione territoriale e alle grandi opere. “Su questo non siamo assolutamente d’accordo e, come più volte ribadito, siamo favorevoli alla collaborazione ma fermamente convinti che il mandato datoci dagli elettori non va in alcun modo tradito”.