“La valorizzazione degli immobili militari è una priorità della Difesa nell’interesse di tutti. Qui a Marsala abbiamo raggiunto un importante risultato frutto del proficuo dialogo tra Governo, Aeronautica Militare, Regione Sicilia e Amministrazione comunale. L’avviato Protocollo d’Intesa consentirà al Comune di Marsala di acquisire aree militari dismesse da oltre dieci anni e di grande pregio anche da un punto di vista architettonico. Dare una seconda vita alle infrastrutture non più utilizzate, andando incontro alle esigenze territoriali, è una delle sfide che stiamo portando avanti”.
È quanto ha affermato il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè che, nel pomeriggio di ieri martedì 17 gennanio 2022 – accompagnato dal generale di Brigata (Esercito) Michele Caccamo – è stato ricevuto dal sindaco Massimo Grillo.
Obiettivo: definire il Protocollo d’Intesa che, a partire dalla prossima primavera, traccerà il percorso che condurrà ad acquisire al patrimonio comunale le aree militari dismesse, l’ex idroscalo con i capannoni Nervi in c.da Dammusello e l’ex deposito munizioni di via Dante Alighieri.
Presente il vice presidente della Giunta regionale Gaetano Armao, a Palazzo Municipale hanno pure partecipato all’incontro operativo il comandante del 37° Stormo AM col. Moris Ghiadoni, il vice sindaco Paolo Ruggieri, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, dirigenti e tecnici comunali.
“Di fatto, la presenza di tutti gli Enti coinvolti nella procedura, rappresenta la concreta svolta che il Ministero della Difesa ha voluto dare ad un progetto inspiegabilmente abbandonato e che questa Amministrazione ha rianimato- ha detto il sindaco di Marsala -. Le precedenti missioni a Roma e i diversi sopralluoghi a Marsala hanno aperto la strada verso la realizzazione della proposta di sviluppo economico che, con questo incontro, si conferma in tutta la sua importanza per il futuro della città”.
A scendere nel dettaglio tecnico dei prossimi passaggi è stato il generale Caccamo – direttore della task force del Ministero della Difesa per la valorizzazione immobili, energia e ambiente – confrontandosi con i dirigenti comunali sugli atti che dovranno essere deliberati al fine del passaggio di proprietà dei beni militari statali. Un procedura che vede in prima linea anche la Regione Siciliana.