Fillea Cgil chiede di portare da 36 a 30 gli anni per accedere all’Ape Sociale

redazione

Fillea Cgil chiede di portare da 36 a 30 gli anni per accedere all’Ape Sociale

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mercoledì 15 Dicembre 2021 - 14:01

 “Aiutateci a far scendere gli over 65 dai ponteggi”. E’ l’appello che il segretario provinciale della Fillea Cgil Enzo Palmeri ha rivolto, con una nota, ai deputati nazionali espressione del territorio trapanese, invitandoli a “contribuire, con la Legge di bilancio per il 2022, a un atto di giustizia sociale per i lavoratori delle costruzioni”.

“Chiediamo – dice il segretario Enzo Palmeri – di inserire uno specifico comma nella Legge di bilancio 2022 che porti da 36 a 30 gli anni necessari per accedere all’Ape Sociale, il cosiddetto anticipo pensionistico. Si tratta di un comma che salverà molte vite”. Gli operai edili sono, infatti, i più esposti a usura, a malattie professionali, a incidenti gravi e invalidanti spesso, purtroppo, mortali.

Inoltre, il lavoro degli edili non è mai a tempo indeterminato, ma segue I ‘evoluzione del cantiere ed è, pertanto, discontinuo, con ricadute negative sulla carriera previdenziale, che si attesta, in media, tra i 26 e i 30 anni di contributi.

“Per gli edili – scrive Palmeri – la pensione è quasi un miraggio. Con l’attuale impianto normativo, su decine di migliaia di operai over 63, meno di 2000 lavoratori in tutta Italia e solo qualche unità a Trapani sono riusciti ad andare in pensione con I’Ape sociale. Gli altri, invece, restano sulle impalcature e, in età avanzata, il rischio di cadere è massimo, come dimostra la strage che sta accompagnando la ripresa del settore”.

La Fillea Cgil snocciola i dati, su base nazionale, delle statistiche legate agli incidenti sul lavoro: il 30 per cento degli infortuni nei cantieri coinvolge lavoratori over 50, il 13 per cento coinvolge lavoratori over 55, il 70 per cento delle malattie colpisce lavoratori tra i 50 e i 64 anni, mentre l’11 per cento gli over 65. Un incidente mortale su quattro riguarda gli over 55.

“In provincia di Trapani – dice Palmeri – gli operai dichiarati in cassa edile, dal 1 ottobre 2020 al 30 settembre 2021, hanno un’età compresa tra i 52 e i 62. Come risulta evidente, nonostante la grande ripresa del settore, grazie all’effetto trainante dei bonus edili, I’età media dei lavoratori continua a essere molto elevata e addirittura supera il 36 per cento del totale. Questo dato sottolinea l’impossibilità di raggiungere anche i 36 anni di contributi, una vera ingiustizia che costringe gli edili a lavorare, con maggiori rischi, fino a tarda età”.

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