Rete Donne Provinciale e associazioni: “Chiediamo all’Ars audizione per discutere l’eccesso di medici obiettori in ospedali”

redazione

Rete Donne Provinciale e associazioni: “Chiediamo all’Ars audizione per discutere l’eccesso di medici obiettori in ospedali”

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mercoledì 01 Dicembre 2021 - 10:55

La Rete Consultiva Provinciale Donne Trapani assieme ad alcune associazioni femminili e parti sociali del territorio e non solo, hanno presentato una richiesta di audizione presso la VI Commissione – Salute, Servizi Sociali e Sanità dell’Assemblea Regionale siciliana, per aprire un tavolo che discuta dell’eccesso di medici obiettori negli ospedali siciliani e di come applicare nella sua interezza la legge 194/78.

Firmatarie di tale richiesta sono: Antonella Granello (Donne Trapani),  Valentina Villabuona (Punto Dritto), Adele Pipitone (C.P.O. Avvocate Marsala), Annamaria Bonafede (Associazione Metamorfosi), Mimma Argurio (Fisac Sicilia)  Ninfa Parrinello (AVO Marsala), Francesca Strazzera (Trapani per il Futuro),  Caterina Martinez (Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” Marsala), Esmeralda Tyli, (Fondazione Nilde Iotti), Linda Licari ( AMA – Associazione Mamme Attive), Sonia Imaedon Enadeghe (Comunità Donne Immigrate), Rosalba Mezzapelle (Cif Marsala), Vincenza Trovato (Ass. Altrementi Alcamo), Elisa Palmeri (Le Pleiadi Alcamo), Rosalba Caizza (Nave Ospedale), Giuliana Zerilli (ANPI Marsala),  Angela Trimarchi (Coord. Donne Cgil Messina), Marcella Magistro (Fisac Cigil Messina), Angela Battista (Coord. Donne Flai- Cgil Sicilia), Antonella Milazzo (MarsaLab). 

“Durante il nostro percorso abbiamo avuto modo di confrontarci con tante associazione siciliane, che invitiamo a formalizzare la richiesta di audizione, ma anche con realtà di altre regioni che ci danno la dimensione di come il problema dell’eccesso dei medici obiettori abbia una dimensione nazionale – affermano le firmatarie -. Attendiamo la convocazione in VI Commissione, consapevoli che il problema può e deve essere risolto dal Governo Regionale, trovando soluzioni per il riequilibrio delle piante organiche nelle strutture ospedaliere. Crediamo che questo sia possibile attraverso la mobilità o se necessario con i concorsi per l’assunzione di medici non obiettori. Inoltre, occorre rilanciare campagne di prevenzione ed informazione sul tema dell’educazione sessuale soprattutto fra i giovani attraverso il potenziamento del ruolo della rete dei consultori”. 

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