Francesca Parrinello (Casa di Venere): “Col Covid a Marsala violenze domestiche triplicate. C’è tanto da cambiare a partire dalle scuole”

redazione

Francesca Parrinello (Casa di Venere): “Col Covid a Marsala violenze domestiche triplicate. C’è tanto da cambiare a partire dalle scuole”

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giovedì 25 Novembre 2021 - 08:00

Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Oggi, in Italia, si contano oltre 100 femminicidi dall’inizio dell’anno. Da Nord a Sud la cronaca ci consegna storie di donne abusate e uccise per mano degli uomini. Un tema che tocca da vicino anche le nostre Città – Marsala e Petrosino – in cui l’ultimo anno e mezzo di pandemia ci ha fornito un quadro tragico, così come ci informa la Presidente del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere”. “Con il Covid le violenze domestiche nel nostro territorio – rivela Francesca Parrinello – si sono triplicate se non quadruplicate. Un incremento di cui abbiamo contezza per via del numero verde (800 300 006) attivo h24 nello Sportello che noi assieme all’associazione Metamorfosi gestiamo presso la Procura di Marsala. A rispondere sono le nostre operatrici che accolgono le richieste di aiuto, circa un centinaio dal 2020 ad oggi. Molte donne non sono venute ma sono state supportate a livello psicologico; alcune correvano un serio pericolo, 4 di queste sono state rifugiate in strutture ad hoc”.

Emerge una forte difficoltà alla denuncia, c’è reticenza, determinata dal fatto che tante sono vittime di abusi psicologici: “L’aspetto mentale si insinua come un tarlo – specifica l’operatrice marsalese -; sono convinte che sono loro quelle inadeguate, ecco perché sono restie a lasciare l’uomo che le maltratta. Attraverso il grande lavoro delle nostre psicologhe, riusciamo a far intravedere la luce in fondo al tunnel, ma è frequente il ritorno dal proprio carnefice. Questo perché, il più delle volte, dalla denuncia alle aule di tribunale passa troppo tempo e la vittima pensa e ripensa e non riesce ad uscirne”.

Tanti sono gli aspetti da rivedere. Uno tra questi, il Codice Rosso che si attiva al momento della denuncia: “Entro 3 giorni il caso dovrebbe essere esaminato ma spesso non è così e passano 15 giorni. Non è questa la soluzione, siamo stati critici con il Codice Rosso – afferma la Parrinello -. Già c’è la Convezione di Istanbul che, se riuscisse ad entrare nelle aule giudiziarie, non avremmo i problemi che ci sono. Peraltro il Codice non menziona neanche i centri antiviolenza. In Tribunale è frequente la vittimizzazione delle donne così come durante la denuncia, accade che davanti alle forze dell’ordine vengano sminuite. La Convenzione inoltre dice che, in caso di maltrattamenti, la mediazione familiare non deve esistere… e invece nel nostro Paese il giudice sostiene che, in caso di violenza domestica, per i figli sussista il diritto alla bi-genitorialità”.

Che sia un fatto culturale è chiaro, ma non facile da accettare, perché siamo figli di una società patriarcale dove il gap uomo-donna è forte. Le operatrici dei centri antiviolenza di Marsala si prendono cura delle vittime di abusi senza passerelle e con gli sforzi economici delle proprie tasche. I centri sono luoghi che hanno una storia, quella dei movimenti delle donne, sono siti di confronto politico, dove si porta avanti la battaglia del linguaggio di genere. Ad oggi “Casa di Venere” attende una sede adeguata perché negli anni erano state assegnate a beni confiscati ma senza i requisiti.

Con Francesca Parrinello si sono affrontati diverse questioni accadute sul territorio: “Abbiamo presentato ricorso al Tar avverso il registro dei bambini mai nati, poi il Consiglio comunale lo ha soppresso”; sui medici obiettori nelle strutture pubbliche: “Viene leso in Italia il diritto all’autodeterminazione della donna. Nei consultori e negli ospedali non possono esserci obiettori, la legge 194 va applicata. Insieme a ‘Non una di meno’ abbiamo inviato una lettera all’assessore regionale Razza, ma non ci ascolta”; sui progetti con l’Asp di Trapani: “Il Codice Rosa è fermo, peraltro l’ospedale Borsellino è Covid”; sui rapporti con l’Amministrazione, Parrinello sostiene che “… bisogna abbattere i muri e lavorare in sinergia. Restiamo in attesa di un confronto”; sui fondi: “Del 100% di contributi a livello nazionale, ai centri violenza arriva il 2%. Il restante 80% dove finisce? In Sicilia si disseminano fondi a pioggia anche a chi non ha titoli”; poi un messaggio al Consiglio comunale di Marsala: “Ci sono consiglieri giovani che hanno capito più di molte donne che hanno perso una grande occasione, dimostrando scarsa conoscenza dell’identità di genere. L’onorevole Bonetti in Commissione Pari Opportunità ha convocato i parlamentari per parlare di violenza di genere, si sono presentati in 8”.

L’obiettivo oggi per cambiare la mentalità resta quello di educare a partire dalle scuole: “Abbiamo uno Sportello istituito col Miur – spiega infine – e facciamo informazione e prevenzione al fine di abbattere gli stereotipi; ieri alla scuola Mazzini, oggi allo Scientifico e al Pascasino, all’Itet, il 9 dicembre al Commerciale di Castelvetrano. Quest’anno abbiamo realizzato un video proiettato già al Centro Polivalente di Petrosino creato da Casa di Venere, Metamorfosi e da tutte le associazioni femminili che finalmente hanno lavorato in armonia. E’ un video che fa capire che la forza delle donne e la sorellanza sono la chiave di volta di tutto”.

GUARDA IL VIDEO:

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