Marsala: preoccupa il fiume Sossio, ma danni contenuti. Pellegrino: “Chiesto a Musumeci lo stato di calamità naturale”

redazione

Marsala: preoccupa il fiume Sossio, ma danni contenuti. Pellegrino: “Chiesto a Musumeci lo stato di calamità naturale”

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giovedì 11 Novembre 2021 - 17:35

Anche Marsala paga caro il maltempo delle scorse ore e la forte pioggia. Il fiume Sossio – come il Mazzaro – spaventa ed esonda, provocando smottamenti nei terreni vicini e preoccupazione tra gli abitanti. Ieri sera, in vista dell’allerta meteo, il Comandante ha provveduto a chiudere al traffico la via Mazara Vecchia e la strada nei pressi dell’Aci e quindi in zona Porto che è sempre interessata da allagamenti. Nonostante la chiusura però, ieri mattina alcune macchine, in una strada usata come svincolo dalla via Vecchia Mazara, sono rimaste impantanate nell’acqua e nel fango all’altezza degli specchietti riuscendo ad aiutarsi a vicenda senza non poca fatica.

Allarmante situazione sulla via Salemi, SS 188 tra Salemi e Marsala al Km 24 + 800, dove si è aperta una voragine sul piano stradale con la conseguente chiusura della strada da parte dell’Anas. Smottamenti nelle strade di tutto il territorio da Marsala verso Petrosino, nonchè sulla transitata via Trapani. I canali d’acqua di contrada Giunchi fanno difficoltà a defluire e anche qui ieri sono dovuti intervenire i Vigili. In contrada Baronazzo Amafi un forte allagamento con sede stradale invasa da detriti per un ampio tratto. Grazie al mezzo meccanico di un cittadino, Gianluca Genna, la strada è stata liberata dai massi.

Il sindaco Massimo Grillo ha effettuato un sopralluogo alla foce del fiume Sossio di Marsala assieme al comandante della Polizia Municipale Vincenzo Menfi, al dirigente Giuseppe Frangiamore e al tecnico comunale Mimmo Parrinello. Si è constatato che le acque continuano a defluire verso il mare – sbocchi in gran parte liberi da detriti – e che l’esondazione sui terreni limitrofi ha fatto registrare disagi per alcune abitazioni. Ma occorre attivare alcune misure preventive. “Chiederemo al Libero Consorzio di Trapani di provvedere ad aprire alcuni canali che sboccano a mare, in atto intasati da detriti, ma anche di crearne altri per convogliare quanta più acqua in caso di esondazione, afferma il sindaco Grillo -. Abbiamo già da tempo coinvolto l’Autorità di Bacino chiedendo interventi urgenti per rimuovere l’abbondante vegetazione lungo i margini, trasmettendo altresì un progetto di fattibilità per la pulizia dell’alveo fluviale”.

Il nubifragio in via generale non ha comportato particolari danni, l’acqua è defluita abbastanza sia in mare che nelle caditoie e nei tombini che erano stati ripuliti.

Sul Lungomare antistante la via Crispi e sulla via Salemi si è pure provveduto a rimuovere gli oggetti trascinati dalle piogge, pericolosi per la circolazione veicolare. Altri interventi e sopralluoghi delle pattuglie dei Vigili urbani, cui hanno preso parte il comandante Menfi, il suo vice Salvatore Pocorobba e i delegati delle associazioni di Protezione civile Pantere Verdi, Croce Rossa e Guardie Ambientali. “Situazione sotto controllo grazie anche alla preventiva attivazione della Centrale comunale di Protezione civile è stata opportuna“, afferma il sindaco.

Sullo Scorrimento Veloce per l’Aeroporto di Birgi è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza la parete rocciosa da cui si è staccato un grosso masso, poi caduto a margine della strada.

Sul nubifragio in Provincia e sul territorio lilybetano, è intervenuto anche il deputato regionale Stefano Pellegrino: “Quanto sta accadendo in queste ore, con i violenti rovesci temporaleschi sulla zona occidentale della Sicilia, sta creando non pochi disagi. Quella trapanese è tra le province più colpite: gli agricoltori sono in ginocchio, alle prese con la conta dei danni. Ma si registrano anche strade allagate, scuole chiuse, smottamenti, fiumi esondati, persone intrappolate nelle case piene d’acqua. Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e tutta la Valle del Belice sono territori in piena emergenza. Per tale motivo ho chiesto al Presidente della Regione la dichiarazione dello Stato di calamità naturale”.

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Un commento

  1. Caro on. Pellegrino gli agricoltori sono sempre in ginocchio e lei non se ne è mai accorto. Ora forse perché si avvicinano le elezioni e la sedia traballa se ne accorge?

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