Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo sul Piano Urbanistico Generale

redazione

Alcamo, il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo sul Piano Urbanistico Generale

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giovedì 26 Agosto 2021 - 16:37

La proposta è stata presentata dal consigliere comunale Gino Pitò (Abc-Alcamo Cambierà) a seguito delle recenti modifiche della legge regionale in materia. Nel corso della seduta consiliare di ieri pomeriggio, l’organo elettivo ha deliberato a maggioranza anche tre debiti fuori bilancio e una variante urbanistica.

Doveva essere l’ultimo Consiglio comunale di questa consiliatura, invece, il consesso civico alcamese tornerà a riunirsi almeno un’altra volta prima del voto. Il primo atto votato ieri pomeriggio dall’Aula Falcone-Borsellino è stato quello relativo all’adozione di una variante urbanistica. La proposta si è resa necessaria a causa di un problema scaturito da un reitero del vincolo riguardante una parte della strada di via Gaetano Martino, di proprietà di privati, in cui è stata già realizzata la viabilità. Dunque, occorreva evitare che il Comune di Alcamo potesse trovarsi di fronte al pericolo della nascita di un danno erariale. La deliberazione si è così conclusa: favorevoli 15 consiglieri comunali (Anna Allegro e Saverio Messana dell’Udc, Alessandra Cuscinà e Giovanni Calandrino del gruppo misto, Francesco Dara di Noi per Alcamo, Caterina Camarda di Abc-Alcamo Cambierà, Giacomo Sucameli di Sicilia Futura + M5S). Nessun contrario. Si è astenuto il consigliere comunale Gino Pitò (ABC-Alcamo Cambierà).

Dopo, l’organo elettivo è stato chiamato ad esprimersi su tre debiti fuori bilancio per un importo complessivo di circa 9 mila euro. L’ente è stato condannato per le ingiuste ingiunzioni fiscali emesse nei confronti di diversi soggetti che occupavano sine titulo degli immobili acquisiti a patrimonio comunale. Sui debiti fuori bilancio, è intervenuto il capogruppo dell’Udc, Saverio Messana, il quale ha manifestato il disappunto sulla disparità di trattamento che sarebbe stata riservata dai giudici a due controversie a suo parere simili: quella relativa alla proposta di delibera 106 e quella concernente la proposta 108. Nel primo caso il municipio alcamese è risultato soccombente per il 50% e nel secondo per il 70%. Il consigliere Messana ha concluso il suo discorso auspicando una riforma della giustizia, sottolineando che “Qua è civile ( il processo ndr) ma nel penale c’è gente che paga pure con la galera” le distinte decisioni adottate dai magistrati. La votazione sulla prima proposta di delibera, la n.106, è terminata in tal modo: 14 favorevoli (Allegro, Calandrino, Camarda, Cuscinà, Messana, Pitò + M5S), un astenuto (Dara) e un contrario (Sucameli). La seconda delibera è passata con 13 voti a favore (Allegro, Calandrino, Camarda, Cuscinà, Messana + M5S), un astenuto (Dara) e un contrario (Sucameli). Non ha partecipato al voto, per questioni di incompatibilità, il consigliere comunale Gino Pitò. Infine, il terzo debito fuori bilancio ha ottenuto il voto favorevole di 13 consiglieri comunali (Anna Allegro e Saverio Messana dell’Udc, Giovanni Calandrino e Alessandra Cuscinà del gruppo misto, Gino Pitò e Mauro Ruisi di Abc-Alcamo Cambierà+M5S). Si è astenuto il consigliere comunale Francesco Dara. Ha detto “no” alla proposta di delibera Giacomo Sucameli.

L’ultimo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’atto di indirizzo sul PUG (Piano Urbanistico Generale), presentato dal consigliere comunale Gino Pitò. Con questa proposta il consigliere di Abc-Alcamo cambierà ha chiesto all’amministrazione grillina di accantonare l’iter del Piano Regolatore Generale (il cui schema di massima è stato approvato dal Consiglio Comunale nel 2019) e di avviare il Piano Urbanistico Generale, a seguito delle recenti modifiche della legge regionale in materia (2020), che consentirebbe alla giunta, una volta deliberato, di renderlo immediatamente esecutivo, avviando nei centri storici e nelle periferie della città una rigenerazione urbana ormai chiesta anche dall’Europa. La mozione del consigliere Pitò ha dato vita ad un acceso dibattito in Aula. Sull’argomento ha preso per primo la parola, dopo l’illustrazione del punto da parte del suo proponente, il capogruppo democristiano, Saverio Messana, il quale ha definito “Una pazzia” un atto di indirizzo politico portato in Consiglio comunale in piena campagna elettorale e “Improponibile” per la nuova amministrazione che si insedierà tra qualche mese. Concludendo il suo discorso, il consigliere Messana ha auspicato un ritiro della proposta da parte del collega di minoranza. Anche il consigliere Francesco Dara si è trovato d’accordo con il capogruppo dell’Udc. “Per correttezza intellettuale non è opportuno portare questo atto di indirizzo”, ha affermato. Tra i 5 Stelle sono sorte posizioni diverse. La capogruppo del movimento, Elena De Luca, si è espressa positivamente sulla proposta dichiarando “Io sarei favorevole perché penso al futuro”. Poi, ha aggiunto “È un indirizzo per la città, non per il Consiglio Comunale”. Di parere opposto il collega grillino, Nino Asta, il quale ha avanzato invece l’idea di un’interlocuzione con la Regione da parte della giunta per comprendere meglio l’iter da seguire e non vanificare il lavoro già portato avanti “Io ho fiducia nell’assessore ( Fabio Butera ndr), non in un atto di indirizzo” ha detto. La mozione proposta dal consigliere Pitò è stata approvata a maggioranza. Nello specifico, l’esito del voto è stato questo: favorevoli 8 consiglieri comunali (Laura Barone, Elena De Luca, Baldo Mancuso, Giovanna Melodia, Daniele Russo del M5S, Alessandra Cuscinà del gruppo misto, Caterina Camarda e Gino Pitò di Abc-Alcamo Cambierà); 3 gli astenuti Nino Asta e Rosalba Puma del M5S, Giovanni Calandrino del gruppo misto; 3 anche i contrari (Anna Allegro e Saverio Messana dell’Udc, Francesco Dara di Noi per Alcamo).

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