Resta alta la tensione tra Comune di Marsala e Asp di Trapani dopo il sopralluogo del sindaco, del presidente Sturiano e dell’assessore Galfano al Pronto Soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”. La successiva nota di denuncia (in cui si faceva riferimento a gravissimi disservizi causati dalle carenze di organico) aveva scatenato la reazione dell’Asp che aveva fatto riferimento anche a possibili risvolti giudiziari in risposta alla sorti delle istituzioni municipali lilibetane. Com’era prevedibile, l’amministrazione di Marsala non ha gradito la replica dell’Asp e il sindaco Massimo Grillo ha scritto all’assessore regionale Ruggero Razza per chiedere “con urgenza un incontro istituzionale da tenersi nelle prossime ore”. La nota è stata indirizzata anche al Commissario Straordinario dell’ASP Trapani Paolo Zappalà, ai deputati regionali Stefano Pellegrino ed Eleonora Lo Curto, al presidente del Consiglio comunale Vincenzo Sturiano, e per conoscenza al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Il sindaco Grillo – dopo aver sottolineato “che, in quanto autorità sanitaria, è abilitato anche ad esercitare attività di controllo, e che pertanto, non si comprende cosa intenda il Commissario dell’Asp quando afferma che il comportamento del sindaco sia andato “oltre le proprie competenze istituzionali” – così chiude la nota: “Non è più possibile subire atteggiamenti dilatori che non colpiscono il sindaco ma una popolazione che ormai non tollera più comportamenti ipocriti di questo tipo. È ora di dare risposte concrete alla comunità marsalese”.
Via questi vertici ASP, hanno dimostrato di essere incapaci di far fronte alle necessità sanitarie di una comunità di oltre centomila persone. Accusano le istituzioni lilybetane di campanilismo quando hanno attuato una politica di dismissione del Paolo Borsellino. Ogni ulteriore giorno di permanenza al posto dove immeritatamente si trovano è un giorno di ulteriore supplizio per la comunità marsalese