Contagi in aumento, giovedì riunione dei sindaci trapanesi. Il Nursind denuncia: “Mancano Oss e infermieri al Borsellino”

redazione

Contagi in aumento, giovedì riunione dei sindaci trapanesi. Il Nursind denuncia: “Mancano Oss e infermieri al Borsellino”

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martedì 10 Agosto 2021 - 13:20

Da 546 a 1059. Sono praticamente raddoppiati nel giro di una settimana gli attuali positivi in provincia di Trapani. Nello stesso arco temporale si sono registrati 3 decessi e sono aumentati anche i ricoveri (da 14 a 23). Un trend che sta cominciando a creare apprensione nella popolazione e tra le istituzioni. Proprio per tale ragione, è stata convocata per giovedì 12 agosto alle 10 la Conferenza dei sindaci della provincia di Trapani. L’incontro, in programma nel capoluogo, presso la Sala Sodano di Palazzo d’Alì, sarà dedicato proprio alla situazione Covid nel trapanese e allo stato della rete ospedaliera. «Prevenire è meglio che curare, anche se con il Covid-19 è tutto un fuori programma – dichiara il sindaco Tranchida – Ciò nondimeno, atteso l’aumento dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva, d’intesa con il commissario Asp convochiamo un confronto urgente con i sindaci per prepararci ad eventuali condizioni difficili. La salute prima di tutto».

Nel frattempo, il Nursind torna a denunciare una grave carenza di infermieri e Oss nel reparto di Rianimazione Covid dell’ospedale di Marsala. Proprio alla luce dell’aumento dei contagi registrato nelle ultime due settimane, il sindacato evidenzia che l’unità operativa di Rianimazione covid di Marsala risulta essere l’unica Rianimazione Covid in provincia di Trapani con sei posti letto. “Si parla addirittura di aumentare i posti letto. Ma con quale personale?”, chiedono i rappresentanti sindacali.

Il Nursind nelle scorse settimane aveva spiegato meglio alla Direzione strategica dell’azienda che nel reparto di rianimazione covid di Marsala prestano servizio, rispetto al carico di lavoro, 16 infermieri, compreso un giornaliero, 6 Oss e 2 ausiliari. Questo personale oltre a garantire l’assistenza ai pazienti Covid, è chiamato ad assistere anche pazienti critici non covid già ricoverato nonché quelli che aderiscono al pronto soccorso dell’ospedale di Marsala. Questo personale gestisce gli stessi carichi di lavoro da oltre un anno e ha anche diritto ad usufruire delle meritate ferie estive.

“Si rende presente – scrive il Nursind – che il lavoro con i dispositivi di sicurezza, tute e quant’altro, richiede un dispendio di energie considerevole oltre che una accurata assistenza alla persona specie intubata”.

A maggior ragione dunque i numeri del personale in servizio, secondo la segreteria territoriale guidata da Salvo Calamia, sono bassi e rischiano di creare disservizi. Anche perché, ricorda la sigla autonoma, erano state fatte assunzioni di personale dedicato ai pazienti Covid, che in atto non risultano in servizio presso questo reparto nei numeri sufficienti. “Il personale infermieristico che era in servizio ed è tuttora formato – spiega Calamia – è stato trasferito presso altri reparti e servizi da mesi. Non capiamo le scelte aziendali”

Nel concreto oggi a Marsala in rianimazione covid per attivare i protocolli di sicurezza servono almeno altri 5 infermieri e 4 oss per avere un congruo numero di personale e un’adeguata assistenza sui 6 posti letto attuali. “Per questo ed altri problemi non risolti – spiega Calamia – abbiamo investito altre autorità della problematica, quali il sindaco di Marsala e soprattutto l’assessorato alla Salute che speriamo intervengano in maniera celere nonostante si avvicini Ferragosto. La salute non va in ferie”.

Altro problema riguarda il reparto di malattie infettive. Il sindacato spiega di avere ricevuto segnalazioni sulla grave carenza di organico anche in questo reparto. Il personale assunto con contratto covid è stato trasferito nei centri vaccinali e gli operatori sanitari assistono 28 pazienti covid, con ricoveri in continuazione, con due unità a turno e un solo Oss. Il sindacato sollecita il ritorno del personale per evitare gravi carenza assistenziale per i pazienti ricoverati e grave stress per il personale visto l’enorme carico assistenziale.

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