Alberto Di Girolamo scrive alle Istituzioni: “Riconvertire subito l’ospedale di Marsala”

redazione

Alberto Di Girolamo scrive alle Istituzioni: “Riconvertire subito l’ospedale di Marsala”

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venerdì 06 Agosto 2021 - 10:39

Con una nota indirizzata tra gli altri al Prefetto, al Ministro della Salute, al Presidente della Regione Sicilia e alle Autorità sanitarie della Provincia di Trapani, l’ex sindaco Alberto Di Girolamo interviene proponendo la riconversione totale dell’ospedale “Paolo Borsellino” in struttura “no Covid”.

“Marsala – ci scrive Di Girolamo – da oltre 9 mesi continua ad essere priva di ospedale per pazienti no Covid”. Per il medico cardiologo nonostante le promesse rimane non risolto il problema sanitario che riguarda i circa 100abitanti del Distretto Marsala-Petrosino.

“Visto che i contagi da Covid-19 hanno ripreso ad aumentare così come i ricoveri e i decessi – afferma – considerato che le nuove varianti sono sempre più contagiose, si rischia ancora per anni di rimanere senza un ospedale che possa curare i pazienti ‘normali'”.

Nella sua nota pubblica, Alberto Di Girolamo sostiene che, in attesa di ultimare il padiglione per le malattie infettive, che a suo dire prevede tempi lunghi per la sua entrata in funzione “… è assolutamente necessario riconvertire l’intero nosocomio marsalese in ospedale per pazienti no Covid e allocare quelli affetti dal virus pandemico presso una tenso-struttura adiacente o presso altro ospedale della Sicilia Occidentale già adibito a questo scopo”.

L’ex sindaco lilybetano, cita il caso, tra le mancanze di tanti reparti, di quello della rianimazione per pazienti “no Covid”, asserendo che, per l’assenza di un reparto così essenziale diventa difficoltoso fare interventi complessi ed interventi in soggetti con pluripatologie.

“Le sale operatorie – dice infine – non sono tutte in funzione e la maggior parte delle unità operative chirurgiche non sono ritornate in attività o in piena attività. I 100mila cittadini di questo territorio hanno gli stessi diritti di tutti gli altri. I pazienti vanno curati tutti, sia quelli affetti da Covid 19 sia quelli con altre patologie che continuano ad essere la maggioranza”.

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