Trapani: nell’ordine in pizzeria scrivono “gay”, Villabuona (PD): “A Paolo le scuse di tutti”

redazione

Trapani: nell’ordine in pizzeria scrivono “gay”, Villabuona (PD): “A Paolo le scuse di tutti”

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lunedì 26 Luglio 2021 - 16:35

Quella che doveva essere una cena come tante altre si è trasformata nell’ennesimo episodio di discriminazione dello scorso weekend, che da Roma a Milano passando per Levanto, ha visto diversi attacchi nei confronti di persone LGBT+. È il 25 luglio e questa volta siamo a Trapani. Sebbene in questo caso non vi sia stata della violenza fisica, quello che emerge ancora una volta è un voler etichettare una persona in base al suo orientamento sessuale.

Paolo, autore, traduttore e agente letterario trapanese, ha denunciato l’accaduto su TripAdvisor e Instagram. «Son venuto ad ordinare un panino all’ufficiale (specialità culinaria della zona, ndr) con speck e patatine proprio adesso – scrive nella recensione al ristorante – Consiglio al personale, per la prossima volta, di tenersi il foglietto verde della comanda soltanto per sé e non cercare di dimenticarlo sul cartone della pizza, soprattutto se il “simpatico” giovane che ha preso l’ordine ci ha scritto un bellissimo “GAY” sotto».

Secondo il cliente, il suo orientamento sessuale è stato ipotizzato sulla base del suo abbigliamento, vale a dire sulla base di stereotipi di genere, pensando bene di scriverlo sul foglio dove ha segnato l’ordine. Una trovata che ha creato imbarazzo anche a un’altra dipendente della pizzeria, che si è accorta della gaffe al momento della consegna del panino nel cartone della pizza. «Ci siamo guardati per qualche istante in silenzio – racconta Paolo – un po’ distoglieva lo sguardo e un po’ guardava di nuovo, prima che lo togliesse e andasse via».

Ad intervenire sulla vicenda, è stata Valentina Villabuona, presidente dell’Assemblea provinciale del PD.

“A Paolo dovrebbero andare le scuse di tutte e tutti, per il gesto becero commesso dal gestore di una pizzeria, che dimostra quanto questo paese abbia bisogno di un cambio culturale. Decidere guardando una persona il suo genere, dimostra ignoranza, mancanza di cultura e una latente omofobia. Il clima che si sta alimentando in questi mesi, porta a gesti discriminatori come questo, che può sembrare insignificante, ma invece è molto grave. Bisogna solo chiedere scusa per questo triste episodio e continuare a lavorare per un cambio culturale, consapevoli di quanto sia lunga la strada per affermare i diritti di tutte e tutti”.


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