Nominati, dopo una lite tra i partiti, i nuovi sottosegretari. Soltanto 3 quelli siciliani

redazione

Nominati, dopo una lite tra i partiti, i nuovi sottosegretari. Soltanto 3 quelli siciliani

Condividi su:

mercoledì 24 Febbraio 2021 - 21:18

Mario Draghi rompe gli indugi e chiude un poco a sorpresa con i leader della maggioranza la partita dei sottosegretari. Con un’accelerazione invocata dal premier e dal suo braccio destro Roberto Garofoli, i rappresentanti delle forze politiche che sostengono il governo hanno fatto pervenire oggi l’elenco dei nomi. Le designazioni sono così finite nell’ordine del giorno del consiglio dei ministri convocato per deliberare sui funerali di Stato per l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo. Via libera dopo una lite fra i partiti.

La scelta più pesante l’ha fatta direttamente Draghi, che ha chiesto a Franco Gabrielli, capo della Polizia, di andare alla guida dell’autorità delegata ai Servizi segreti. Gabrielli ha accettato la nomina, entra nella squadra dei sottosegretari alla Presidenza, e lascia dunque l’incarico al vertice della Polizia che ricopriva dal 2016.

Il puzzle più difficile quello dei 5 Stelle, alle prese con i desiderata di molti uscenti e la netta riduzione dei posti a disposizione. Confermati Giancarlo Cancelleri ai Trasporti, Alessandra Todde allo Sviluppo economico, Manlio Di Stefano agli Esteri, Pierpaolo Sileri alla Salute, Laura Castelli all’Economia. Carlo Sibilia agli Interni. New entry Rossella Accoto al Lavoro, Dalila Nesci (Sud), Anna Macina (Giustizia), Barbara Floridia (Istruzione) e Ilaria Fontana (Ambiente).

Per la Lega ecco il ritorno di Claudio Durigon e di Gian Marco Centinaio, Rossano Sasso, Lucia Borgonzoni, Tiziana Nisini, Vannia Gava, Alessandro Morelli e Barbara Saltamartini. La novità è la scelta di Nicola Molteni, il co-firmatario dei decreti anti-immigrazione, che torna agli Interni: la sola ipotesi nei giorni scorsi aveva provocato forti malumori nel Pd.

In Forza Italia ci sono Giorgio Mulè, Francesco Paolo Sisto, Paola Binetti, Gilberto Pichetto Fratin, Francesco Battistoni e Deborah Bergamini.

Nel Pd dovrebbe entrare a sorpresa la senatrice di Barletta Assuntela Messina, in una lista con molte donne: fra le altre Marina Sereni (Esteri), Simona Malpezzi (rapporti con il Parlamento) e Anna Ascani (Istruzione), l’assessore regionale laziale Alessandra Sartore. L’ex ministro Enzo Amendola dovrebbe rientrare come sottosegretario alle Politiche comunitarie fuori dall’elenco del Pd ma in quota “tecnica”.

Per Italia Viva l’ex ministra Teresa Bellanova e il ritorno di Ivan Scalfarotto, uno degli uomini di governo renziani che dimettendosi ha fatto cadere il Conte-bis.

Leu punta alla riconferma di Maria Cecilia Guerra nella squadra dei sottosegretari.

Le designazioni sono sul tavolo: 11 per M5S, 9 per la Lega, 6 per Pd e Forza Italia, 2 per Iv. Poi i rappresentanti dei gruppi minori: ci sono BrunoTabacci (centro democratico) e Benedetto delle Vedove (+Europa)

Le nomine sono arrivate dopo una lite in cdm che ha costretto a una sospensione di tre quarti d’ora.

Lorenzo Guerini avrebbe manifestato la “difficoltà tecnica” di procedere con un solo sottosegretario, “data l’impossibilità di gestire il lavoro parlamentare e un ministero così complesso” con un solo uomo.

I 5S hanno contestato l’ipotesi di affidare all’azzurro Giorgio Mulè la delega all’editoria. Contestato anche il nome del leghista Gian Marco Centinaio. Alla fine Mulè viene dirottato proprio alla Difesa, il ministero di Guerini, e le nomine si sbloccano. All’Editoria va un altro forzista, Moles.

Il governo si appresta dunque a partire con la squadra al completo. L’economista Carlo Cottarelli, già premier incaricato nel 2018, è stato chiamato dal ministro Renato Brunetta a collaborare ai lavori sulla semplificazione burocratica e la riforma della pubblica amministrazione.

I sottosegretari siciliani sono tre. Quattro se si considera di origine isolana il forzista Giorgio Mulè. Gli altri sono tutti in quota M5S: Manlio Di Stefano, Giancarlo Cancelleri e Barbara Floridia. Il Partito Democratico la Lega, Leu e Italia Viva non hanno indicato sottosegretari isolani

Presidenza del consiglio

Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (rapporti con il parlamento)

Dalila nesci (sud e coesione territoriale)

Assuntela Messina (innovazione tecnologica e transizione digitale)
Vincenzo Amendola (affari europei)

Giuseppe Moles (informazione ed editoria)

Bruno Tabacci (coordinamento della politica economica)

Franco Gabrielli (sicurezza della repubblica)

Esteri e cooperazione internazionale
Marina Sereni – viceministro
Manlio Di Stefano

Benedetto della Vedova

Interno
Nicola Molteni
Ivan Scalfarotto
Carlo Sibilia

Giustizia
Anna Macina
Francesco Paolo Sisto

Difesa
Giorgio Mulè
Stefania Pucciarelli

Economia
Laura Castelli – viceministro
Claudio Durigon
Maria cecilia Guerra
Alessandra Sartore

Sviluppo economico

Gilberto Pichetto Fratin – viceministro

Alessandra Todde – viceministro
Anna Ascani

Politiche agricole alimentari e forestali

Francesco battistoni
Gian Marco Centinaio

Transizione ecologica
Ilaria Fontana
Vannia Gava

Infrastrutture e trasporti
Teresa Bellanova – viceministro
Alessandro Morelli – viceministro
Giancarlo Cancelleri

Lavoro e politiche sociali
Rossella Accoto
Tiziana Nisini

Istruzione
Barbara Floridia
Rossano Sasso

Beni e attività culturali
Lucia Borgonzoni

Salute
Pierpaolo Sileri
Andrea Costa

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta