«I “nostri” eroi hanno salvato la vita a 3 persone: il progetto Rotary va avanti anche grazie al C.S.A.R.»: la soddisfazione del Past President Riccardo Lembo

Tiziana Sferruggia

«I “nostri” eroi hanno salvato la vita a 3 persone: il progetto Rotary va avanti anche grazie al C.S.A.R.»: la soddisfazione del Past President Riccardo Lembo

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sabato 20 Febbraio 2021 - 15:49

Si alzano in volo quando l’elisoccorso non può partire, quando le condizioni meteo sono più che avverse ed è pericoloso librarsi nell’aria in tempesta. Si calano con i verricelli per raggiungere chi è in difficoltà, fanno un lavoro bellissimo ed eroico, mettono a repentaglio la loro vita pur di salvare quella di chi è in pericolo. Ogni vita che salvano grazie a me è come se l’avessi salvata io. Per me è un grande onore di cui vado fiero anche se non amo i riflettori accesi sul mio impegno di volontariato che, secondo me, deve essere “un’opera silenziosa” di bene”.

Non nasconde la sua ammirazione per questi “Angeli del Volo”, il dottore farmacista Riccardo Lembo, past president del Rotary Club di Marsala che, da anni, non lesina il suo impegno nella BLSD (Basic Life Support and Defibrillation, Rianimazione Polmonare Primo Soccorso) e che è un nome noto in città anche per questo.

Dal 2015, Lembo, insegna nei corsi propedeutici all’utilizzo dei defibrillatori, veri e propri salvavita, oltre che parte integrante del noto progetto “Un attimo per una Vita… Marsala, Città Cardioprotetta” iniziato durante l’anno rotariano 2014/2015 allora presieduto proprio dallo stesso farmacista. Finalità del progetto era quello di dotare la Città di Marsala di un numero sufficiente di defibrillatori moderni e facili da usare, collocandoli in strutture pubbliche aperte ed utilizzabili sempre.

In questi giorni, a conclusione di uno dei corsi effettuati presso l’82 C.S.A.R. presente nella sede dell’Aeronautica Militare di Birgi, i rappresentanti del Rotary club di Marsala e la commissione BLSD diretta dal dr. Goffredo Vaccaro, hanno incontrato il comandante Angelo Mosca. L’incontro è stato l’occasione per tributare il doveroso riconoscimento all’ideatore del progetto salvavita oltre che per raccontare di alcuni eroici salvataggi effettuati dagli operatori di questo gruppo di militari che intervengono quando le condizioni reali rasentano quella che solitamente osiamo definire una “missione impossibile”.

Ma procediamo con ordine presentando i veri protagonisti dei salvataggi eroici di cui spesso non si conosce neanche l’esistenza.

“Gli operatori del C.S.R.A. normalmente, quando raggiungono il paziente, hanno un medico a bordo e quello che hanno imparato al nostro corso è un di più, un ulteriore mezzo necessario in momenti “estremi” dove tutto è difficile e spesso in bilico. La prova di quanto siano importanti questi corsi si è avuta in 3 distinti episodi raccontatoci l’altro giorno dal comandante. Un militare ha salvato 2 persone in 2 circostanze diverse. Nel primo caso si è trattato di un motociclista coinvolto in un incidente e salvato grazie alle manovre di Primo Soccorso. Nel secondo caso la beneficiata è stata una bambina anch’essa rimasta coinvolta in un incidente nel quale aveva riportato una bruttissima ferita all’arteria femorale. Il militare, in questo caso ha fatto le legature per fermare il flusso ematico esattamente come gli avevamo spiegato noi durante il corso”.

I salvatori di vite di cui parla Lembo ricordano i Rescue Heroes di cinematografica memoria e che, in questo caso specifico, sono un gruppo di militari appartenenti all’ Aeronautica Militare del Combat Search and Rescue, C.S. A.R. destinato a compiti di ricerca e soccorso (SAR), parte integrante del 15º Stormo che ha sede nell’aeroporto di Trapani-Birgi il cui comandante è, come già detto, Angelo Mosca. Ricordiamo che il C.S.A.R non dipende dal 37° Stormo presente anch’esso nella base militare vicina a Marsala.

Il corso di BLSD di cui è giustamente tanto fiero il dottor Lembo, include anche la non trascurabile preparazione a salvare vite umane praticando la manovra di Heimlich che consente lo sblocco delle vie respiratorie. Un altro militare del C.S.A.R. praticando proprio questa importante manovra ha salvato la vita ad una persona che si trovava in spiaggia.

Nel progetto iniziato per volontà del già presidente Lembo, rientra anche questo lodevole impegno, ovvero la preparazione del personale docente e non, in servizio presso asili e scuole marsalesi, a saper praticare le manovre di disostruzione delle vie aeree superiori da corpi estranei.

Sono molto soddisfatto che l’attuale comandante del C.S.A.R , Angelo Mosca, attivo a Birgi, straveda per noi. Ci ha accolti con grande entusiasmo. Quando recentemente l’abbiamo incontrato ci ha detto che queste 3 vite salvate sono state possibili grazie ai nostri corsi e questo ci ha reso molto felici. Ogni anno rilasciamo loro il certificato che riconosce la capacità di saper utilizzare il defibrillatore. Da più di 5 anni il corso impartito da alcuni soci del Rotary è una tradizione più che consolidata con il C.S.A.R.

Uno di loro, il Tenente Colonello Daniele Grano, si è tanto appassionato al nostro progetto che si è fatto socio del Rotary e questo è per noi un grande riconoscimento. In genere, a Birgi, sono molto affascianti dai nostri corsi. Il successo e l’accoglienza benevola sono testimoniati dal fatto che alla base militare di Birgi sono presenti 2 defibrillatori. Il nostro corso è stato frequentato anche dal comandante del 37° Stormo di Birgi, Moris Ghiadoni e da tutti i militari della base.

Il messaggio che Lembo ha voluto lanciare è arrivato forte e chiaro e testimonia l’impegno “sociale” che da anni è obiettivo dello stesso farmacista marsalese.

“Per me questi del C.S.A.R. sono dei veri eroi, rischiano la vita ogni giorno per salvare persone e spesso passano in secondo piano. A noi, come Rotary e come esperti BLSD, preme dare notizia di questi salvataggi anche perché ci spendiamo sia in termini di tempo che in termini economici per alimentare la fiammella del nostro volontariato. Questo è per me lo spirito del rotariano. Impegno senza remore pur di fare qualcosa per gli altri”.

Orgoglio ed ammirazione ma anche tanta umiltà, condizione che aumenta con la consapevolezza di fare tanto e di essere, al contempo, al servizio dei più bisognosi.

Tiziana Sferruggia

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