Draghi al Senato: “Risolvere pandemia e problemi lavoro. Grazie a Conte”

redazione

Draghi al Senato: “Risolvere pandemia e problemi lavoro. Grazie a Conte”

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mercoledì 17 Febbraio 2021 - 10:32

E’ in corso al Senato l’intervento di Mario Draghi sul programma di governo, in vista del voto di fiducia questa sera. Lega e Forza Italia hanno riunito ieri sera i rispettivi vertici ed è in corso un nuovo voto tra i Cinquestelle sulla piattaforma Rousseau con scadenza alle 12 di oggi sulla nuova governance collegiale del Movimento.

L’aula del Senato, prima delle comunicazioni programmatiche del presidente del Consiglio Mario Draghi, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del presidente Franco Marini. La presidente Elisabetta Casellati lo ha ricordato, definendolo “… un vero uomo del popolo al servizio dei cittadini, un sindacalista di razza, un politico appassionato”.

“Primo dovere è combattere la pandemia, ci occuperemo di chi soffre e di chi perde il lavoro”. Inizia così il discorso del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi in Senato per presentare il suo governo e per chiedere la fiducia. “Questo governo – spiega – non nasce dal fallimento della politica”.

“Il governo farà le riforme ma affronterà anche l’emergenza. Non esiste un prima e un dopo. Siamo consci dell’insegnamento di Cavour, le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l’autorità, la rafforzano’. Ma nel frattempo dobbiamo occuparci di chi soffre adesso, di chi oggi perde il lavoro o è costretto a chiudere la propria attività – afferma ancora -. Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole”.

Ringrazio il mio predecessore Giuseppe Conte che ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall’Unità d`Italia”, un passaggio che è stato accompagnato da applausi ma anche da qualche ‘buuu’.

“Prima di illustrarvi il mio programma, vorrei rivolgere un altro pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perchè possano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni”, ha dichiarato.

Draghi fa presente all’Aula della stretta correlazione, ad oggi, tra Europa e Italia: “Questo governo nasce nel solco dell’appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all’Unione europea, e come protagonista dell’Alleanza Atlantica, nel solco delle grandi democrazie occidentali, a difesa dei loro irrinunciabili principi e valori. Nell’appartenenza convinta al destino dell’Europa siamo ancora più italiani, ancora più vicini ai nostri territori di origine o residenza. Dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea. Senza l’Italia non c’e’ l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia. Non c’è sovranità nella solitudine.
C’e’ solo l’inganno di ciò che siamo, nell’oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere”.
E sul Recovery dice: “La strategia per i progetti del Next Generation EU non può che essere trasversale e sinergica, basata sul principio dei co-benefici, cioè con la capacità di impattare simultaneamente più settori, in maniera coordinata. Dovremo imparare a prevenire piuttosto che a riparare, non solo dispiegando tutte le tecnologie a nostra disposizione ma anche investendo sulla consapevolezza delle nuove generazioni che “ogni azione ha una conseguenza”.

E sulla didattica a distanza nelle scuole: “La diffusione del Covid ha provocato ferite profonde nelle nostre comunità, non solo sul piano sanitario ed economico, ma anche su quello culturale ed educativo. Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze. Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà“.

Sui vaccini: “Il piano di vaccinazione. Gli scienziati in soli 12 mesi hanno fatto un miracolo: non era mai accaduto che si riuscisse a produrre un nuovo vaccino in meno di un anno. La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuirlo rapidamente ed efficientemente. Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private”.

Sulle attività e la crisi economica, Draghi ha le idee piuttosto chiare: Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi”. 

Affronta anche il tema, ancora oggi pregno di diseguaglianze, della parità di diritti tra lavoratore e lavoratrice: “L‘Italia presenta oggi uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa, oltre una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo. Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi. Intendiamo lavorare in questo senso, puntando a un riequilibrio del gap salariale e un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro”.




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