Una verve empatica ed una risata cristallina, Maria Isolina Catanese, originaria di Menfi e bella ambasciatrice del vino nel mondo, durante l’intervista ha confessato candidamente di trovarsi per la prima volta in una baraonda mediatica a causa di un suo post galeotto, pubblicato sui social, sull’uomo del momento, quel Mario Draghi a cui molti hanno appeso le esili sorti del nostro beneamato Paese. Il post è diventato in poco tempo virale ed ha acceso dibattiti e persino qualche polemica. Abbiamo chiesto alla Catanese di raccontarci quelle poche ore che hanno lasciato in lei il bel ricordo dell’uomo “semplice e profondo” che viaggia in class economy come un lavoratore qualunque.
Lei nel suo post ha raccontato di aver incontrato Mario Draghi su un volo Roma-Francoforte nel 2016 e che lei stava per raggiungere la città tedesca come agente in missione per la nota cantina SetteSoli.
In realtà non è così, ovvero non ero un agente della SetteSoli ma lavoravo come ambasciatore del Marchio Mandrarossa nel mondo. Seguivo tutti i mercati e il mio obiettivo era, da conoscitrice del nostro territorio, di appoggiare tutti gli agenti che si dedicavano più alla parte commerciale mentre io mi sono sempre dedicata allo Storytelling dell’azienda. Ricordiamo che la cantina SetteSoli è una Cantina Sociale dove all’interno ci sono le vite di tanti piccoli agricoltori, gente che lavora e suda.
Lei è nata a Menfi, giusto?
Sì, sono nata e cresciuta a Menfi e ho conosciuto la Cantina grazie alle tante attività di Marketing territoriale.
Ci parli di quest’incontro “dal vivo”. Mario Draghi, a guardarlo in tv, sembra un alto e asciutto signore dall’aspetto elegante e distaccato. E’ davvero così?
Sì, è proprio così, ma è un uomo attento e cordiale.
Cos’ha pensato appena si è resa conto di viaggiare accanto al presidente della BCE?
Avevo gli auricolari e non ero molto concentrata sulla persona che mi sedeva accanto, parlavo con un cliente. L’aereo era pieno, in orario business, dedicato cioè ai lavoratori. Mi accorsi però che chiunque passasse accanto a lui lo salutava. Ancora non avevo identificato il presidente della BCE.
Quando l’ha capito?
Quando sono tornata dal bagno e l’ho guardato meglio. Oddio ho pensato, è proprio Mario Draghi.
Cosa l’ha sorpresa?
Vedere il presidente della BCE come “uno di noi” che viaggiava in Economy Class e non in prima classe.
Ricorda chi c’era invece in prima classe?
Dei personaggi iper griffati e un paio di politici che hanno bisogno di far saper a tutto il mondo chi sono.
Cosa ha detto al presidente Draghi per rompere il ghiaccio?
Con un filo di voce, non volevo neanche disturbarlo, gli ho domandato se avevo l’onore di viaggiare accanto al prof. Mario Draghi. Quando mi ha detto che era proprio lui, il mio stupore di trovarlo in una classe di volo dedicata ai lavoratori è stato fin troppo evidente. Lui ha sorriso e mi detto “e perché no?”. Ho notato il suo sorriso così accogliente e sincero e da quel momento abbiamo iniziato a parlare con cordialità. Ha messo via l’Ipad e si è concentrato su di me.
Lei è una bella donna, non ha pensato che Mario Draghi potesse essere interessato a lei in quanto tipica bellezza mediterranea e per questo si è mostrato attento e cordiale?
Noi donne ci rendiamo subito conto se un uomo è interessato solo al nostro aspetto o a quello che diciamo. E poi lui ha parlato subito della moglie e delle vacanze fatte in Sicilia con lei. La nostra conversazione è stata serena.
Di cosa avete parlato?
Del mio lavoro, del perché ero su quel volo e ovviamente della cantina SetteSoli e con piacere ho scoperto che lui la conosceva. E questo mi ha riempito d’orgoglio.
Perché?
Spesso noi come Sud ci sentiamo dimenticati dal mondo ed invece Draghi conosceva anche Diego Planeta che, ricordiamolo, non è il fondatore della cantina e non è stato neanche l’unico presidente, semmai grazie alla sua lungimiranza, la cantina SetteSoli è diventata importante a livello internazionale.
Delle vacanze siciliane assieme alla moglie cosa le ha raccontato?
Intanto sapeva di come si siano sviluppate diversamente a livello turistico la Sicilia Orientale e la Sicilia Occidentale. La parte orientale, pur avendo luoghi meravigliosi come Taormina, Catania e Siracusa, ha sviluppato una sorta di turismo di massa mentre noi abbiamo ancora tutte le potenzialità per sviluppare più un turismo di qualità. Penso a Segesta, Selinunte, le Isole Egadi, siamo pieni di bellezza e Storia.
Lei è d’accordo con questa analisi?
Sì, in questo lembo di terra abbiamo tutto, abbiamo eccellenze e una straordinaria varietà agricola. E’ bello guardare le nostre campagne che tra l’altro io osservo “da vicino” perché sono una motociclista e oltre ad amare la mia terra me la godo. Esploro in moto ogni angolo.
Che moto ha?
Una BMW 650, una Enduro, mi serve per superare le “buche” delle nostre strade dissestate.
Tornando a Draghi, lei poi gli ha inviato una bottiglia di vino facendogliela recapitare nella sede della Banca centrale Europea.
Non è stata paggeria, mi creda. E’ stato un gesto per ringraziarlo di ricordarsi di noi siciliani. Per me, quella bottiglia inviata era il simbolo di una terra che lavora, che suda e che spesso viene bistrattata. Quando arrivai in ufficio, dissi che volevo inviare una bottiglia di Carthago, la punta di diamante dell’azienda, a Mario Draghi incontrato in aereo poco prima.
E cosa le risposero?
Qualcuno si mise a ridere ma fortunatamente il Direttore, un tipo più aperto, mi disse che era possibile.
Lei nel post ha scritto della difficoltà nel trovare l’indirizzo e che si è affidata all’amico di sempre Mr. Google.
Sì, è stato rocambolesco ma l’ho trovato e ho inviato la 3 l di Carthago. Per me era finita lì, l’obiettivo era raggiunto.
Ed invece che successe?
Al ritorno del viaggio trovai una lettera di ringraziamento scritta a mano da Mario Draghi e firmata. Un gesto di grande rispetto ed attenzione.
Lei ha dipinto Mario Draghi come “uno di noi”. Sui social però ci si chiede cosa possa saperne uno così, di origini nobili, abituato a vivere nei palazzi, con la moglie anch’essa ricca, dei bisogni della povera gente.
Mi ha colpito la sua attenzione nell’aspettare le mie risposte alle sue domande. Questo fa di lui una persona in grado di ascoltare gli altri. Un profilo umano che, mi creda, non si trova facilmente. Ho ricevuto tante altre testimonianze da parte di persone, tramite messanger o telefonicamente che lo hanno conosciuto prima di me e che hanno confermato la sua natura, il suo comportamento. Un signore mi ha scritto di averlo incontrato 40 anni fa alla banca di Washington e che era felice del fatto che Grazie a Dio non fosse cambiato. Speriamo che faccia un buon lavoro al governo, altrimenti mi massacreranno, diranno “non avevi capito niente”!
Secondo lei, Draghi è il salvatore della Patria? Lei personalmente ripone fiducia in quest’uomo?
In realtà stiamo aspettando tutti questo. Non parlo mai di politica sebbene, pur essendo una piccola imprenditrice, mi sta a cuore capire cosa succede in Italia. Si pagano tantissime tasse e non abbiamo indietro i servizi. Io per mia filosofia non attendo gli aiuti dello Stato, ho vissuto, studiato e lavorato all’estero e sono tornata in Sicilia con delle idee e cerco di fare senza aspettare come fanno in molti i finanziamenti.
Da imprenditrice come vede la situazione attuale?
In Italia la situazione è tragica e noi stiamo rischiando tanto. Draghi ha un curriculum pazzesco e ripongo fiducia in quest’uomo. Ha fatto esperienze economiche in diversi ambiti e si è confrontato a livello mondiale. E come qualcuno ha scritto prima di me, questa è la prima volta che qualcuno non sale al potere ma scende. Non voglio dipingerlo come Dio sceso fra noi ma sicuramente è un uomo che potrà aggiustare i conti, ordinarli insomma.
Giuseppe Conte non le piaceva?
A me piaceva anche lui ma vedevo delle lacune e soprattutto i ministri non erano all’altezza.
E’ bene, secondo me, ricordare che Draghi ha esperienze economiche ma non dimentichiamo che i titoli derivati italiani sono “merito” suo. Alessandro di Battista, il barricadero DEI cinquestelle lo ha ribadito recentemente in un suo articolo. E ci invita a metterci in guardia da quel sano ottimismo che si è sviluppato con il suo nome.
Beh certo, nessuno è senza colpa, è un uomo e come tutti può sbagliare. Siamo tutti in trepidante attesa e credo che in generale non si possa accontentare tutti. Bisogna capire quale è lo stato di salute dell’economia italiana al netto della pandemia. Non credo che lui possa aver causato tutti i danni e che possa portare la soluzione per tutti i danni. E’ un insieme di fattori ma ripeto, non mi occupo di politica. In questa fase politica credo lui sia l’uomo giusto poi bisogna andare all’elezioni. Penso sempre alla metafora della barca a vela.
Ce la racconta?
Sì. Io faccio vela e quando si sale in barca c’è un solo capitano. L’equipaggio deve avere coscienza di quale sia il proprio ruolo. Se tu fai bene quello che devi fare e questo ruolo può essere anche soltanto rollare il fiocco e star seduto attendendo la prossima virata, aspettando un altro ordine del capitano, tutto andrà bene e la barca non avrà problemi.
Lei da qualche anno non lavora più in SetteSoli, di cosa si occupa adesso?
Ho messo su una mia azienda che si chiama Human2Nature, nata in Olanda nel 2011, registrata in Italia nel 2015. Non ho mai pensato al mercato italiano ma olandese dove io ho tanti contatti e dove facevo corsi di formazione internazionali. Oggi mi occupo della mia azienda che è divisa in due, un ramo si occupa di export del vino grazie ai miei contatti acquisiti durante i miei viaggi in giro per il mondo e dove conosco bene le dinamiche dei mercati. Inoltre, mi sono comprata un ettaro di terra vicino al bosco che abbiamo qui e mi occupo di Team Building portando le aziende olandesi qui in Sicilia. I rapporti umani possono essere migliorati osservando la cooperazione presente in Natura. Anche l’economia ha preso spunto da questo. Insomma mi sta a cuore, e creo le condizioni, per il benessere dei dipendenti, per il raggiungimento dei buoni risultati aziendali, professionali e personali, attraverso il contatto con la Natura.
Tiziana Sferruggia