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Mazara, tutti al centro appassionatamente. Quinci: ” non è cambiato niente, restiamo civici”.

Rimpasto di Giunta, fibrillazioni politiche, dimissioni e accuse di trasformismo politico, ovvero di aperture verso “uomini” appartenenti a movimenti politici considerati ( fino a ieri)  ben distanti rispetto a quelli di maggioranza che hanno appoggiato il sindaco Salvatore Quinci alle amministrative del 2019. Il clima politico mazarese non è dei più tranquilli: quello che sta accadendo nella cittadina divisa in due dal fiume Mazaro, ce lo siamo fatti spiegare proprio dal sindaco, che si definisce fieramente orgoglioso di portare avanti, step by step, il suo programma politico, nonostante le accuse di deviazioni o di brusche virate, che dir si voglia, verso Forza Italia o comunque verso la destra in genere. Il programma politico di Quinci, votato da più di 10 mila mazaresi, aveva a cuore, almeno nella sua antesignana accezione,  lo sviluppo sociale delle fasce più deboli.

Sindaco, cosa sta succedendo a Mazara?

Dopo le dimissioni dell’assessore Ina Agate c’ è stata una redistribuzione di deleghe e da 5 assessori siamo passati a 7 Dopo quasi 2 anni, la maggior parte di questi soffocati dal Covid era il momento di un nuovo slancio e di una nuova organizzazione, di ridefinire cioè obiettivi amministrativi secondo un disegno strategico.

Ci parli di queste nuove strategie, Quinci.

C’è stato un allargamento in modo particolare a 2 assessori che non fanno riferimento alle forze che erano presenti in maggioranza ma che fanno invece riferimento ad altre aree politiche di cui una potremmo dire di centro destra ma questo non significa che dentro ci sia il partito di Forza Italia.  L’amministrazione di Mazara è e resta civica. 

Lei è infatti accusato di aver tradito la vocazione civica dell’amministrazione, cosa risponde?

Non capisco queste accuse. Prima l’amministrazione era considerata civica anche se c’era la Agate come assessore che è iscritta al PD anche se è un’ esponente del Movimento Siamo Mazara. Ricordo a me stesso che il capogruppo di questo Movimento è il segretario del PD mazarese. Dunque ero civico e in realtà avevo il PD dentro. Per non parlare del fatto che l’Agate è stata sostituita da un assessore che è un iscritto al PD.

Facciamo nomi, sindaco, così i lettori possono capire. Cominciamo da Pietro D’Angelo, assessore new entry, in quota Forza Italia e dunque vicino all’assessore regionale Tony Scilla. A D’Angelo sono state affibbiate deleghe importanti come pesca, Agricoltura, Attività Produttive e infrastrutture.

Rivendico la coerenza etica del mio programma.  Fatemi capire, gli autonomisti vanno bene, quelli di Diventerà Bellissima pure e il problema è Forza Italia? Io dico che dietro la natura civica della mia coalizione ci sono state da sempre anime che fanno riferimento al centro sinistra, al PD principalmente e anche al centro destra. Io dico che la connotazione civica è rimasta perché partiti dentro non ne ho. D’Angelo non è nemmeno iscritto a FI. Non è cambiato nulla.

Però proprio proprio così non è. Qualcosa di diverso c’è. C’è chi parla persino di tradimenti e delusioni, di disillusioni in modo particolare. Sui social impazza il “ci avevamo creduto”.

Sì, c’è un allargamento al centro destra anche se ho sempre detto che al tavolo moderato che io costruisco c’è sempre posto per tutto coloro che vogliono sedersi a lavorare con noi. Intendo forze moderate sia di destra che di sinistra, non estreme.

Eppure, la sensazione di molti, è che lei, abbia volutamente introdotto nella Giunta un simpatizzante di FI vicino a Scilla per garantirsi una vicinanza regionale.

Certo, è così, ci siamo dati degli obiettivi programmatici.

Quali?

Lavorare sull’attività portuale e realizzare progetti che sono nel mio programma, questi sono gli obiettivi a cui io guardo. Se oggi non ci sono le condizioni, io devo fare scelte per realizzare i miei obiettivi anche senza garantire un assessore a quel gruppo o a quell’altro. Voglio essere valutato sulla realizzazione del mio programma non sulle scelte di un assessore. Tra l’altro, la collaborazione con Scilla c’è già da tempo.

Abbiamo avuto finanziato da IACP, grazie alla sua segnalazione di un bando regionale, una struttura che ospiterà tante associazioni che lavoreranno nel quartiere-ghetto Mazara2. La struttura sarà un presidio nel quale sarà possibile aiutare i bambini del quartiere nel doposcuola oltre che in altre attività ludiche. Queste sono le politiche sociali che funzionano nelle periferie e non sono né di destra né di sinistra e servono a dare speranza ad un quartiere di frontiera. Anche se le faccio con Tony Scilla a me va benissimo così come se le faccio con pezzi del PD o di LEU. Ritengo pertanto incomprensibili le accuse di spostamento su FI.  

Tony Scilla

C’è chi parla di un ritorno indietro inteso come rispolvero di forze non progressiste ma reazionarie e lei dai suoi elettori era stato inteso come un esponente progressista. In pratica lei avrebbe ringraziato l’assessore regionale portando dentro uno come D’Angelo considerato a lui molto vicino.

Al contrario, stiamo strutturando un rapporto di collaborazione ed alleanza così come con gli altri. Con Scilla lavoreremo allo sviluppo dell’area portuale che è fondamentale nel mio programma amministrativo e rivendico che sto  realizzando ciò che mi ero prefisso con lo sviluppo di politiche sociali. Sto facendo la piscina, sto realizzando i progetti sui giovani, i parcheggi, le aree verdi, la mobilità elettrica. A chi mi accusa di aver introdotto i partiti in giunta io rispondo che è un falso. La politica è discutere con l’avversario, convincerlo della bontà di un percorso da fare e realizzarlo. Poi c’è la politica di chi si sceglie con chi parlare e tende ad escludere. Questo è un tipo di politica che non realizza nulla. Per fare un esempio nazionale, sono per la politica del PD.

In che senso?

Convince gli altri ad andare sulle sue posizioni. Ad esempio, ha convinto i Cinque Stelle a revocare i decreti Salvini che tendevano ad escludere gli ultimi della società. Se avesse detto “mai con il Movimento Cinquestelle” non avrebbe ottenuto questo importante risultato. Ha realizzato leggi giuste in cui crede.

Dunque lei imita il PD?

Il mio schema è convincere gli altri affinchè vengano nelle nostre posizioni e mi aiutino a realizzare il programma. Di questo non mi vergogno e che non lo si chiami trasformismo.

Cos’è il trasformismo per lei, Quinci?

E’ ben altro. E’ entrare da civico e diventare il candidato di FI per esempio. Mantengo inalterata la mia affermazione di far venire al mio tavolo solo forze moderate e  nessuna forza estremista.  C’è posto per chi vuole aiutarci. Semmai il problema è un altro.

Quale è il vero problema?

Siamo Mazara si è spaccato in due e invece di accusare il colpo e riposizionarsi e costruire nuovi percorsi sta facendo fuoco e fiamme perché ha perso una sedia.

Ina Agate, nella lettera di dimissioni, fa riferimento alle modalità del rimpasto di Giunta e alla sua indisponibilità, sindaco, a riconoscere un ruolo politico al movimento Siamo Mazara che l’ha appoggiata alle amministrative.

Io mi sono confrontato con il gruppo consiliare. Io ho incontrato i 4 consiglieri ad uno ad uno e li ho invitati a incontrarsi fra loro e trovare un accordo. L’accordo non c’è stato e si sono invece spaccati quando invece dovrebbero trovare sintesi. Sono divisi a metà, questo è il punto.

C’è anche un nuovo assessore, Alessandro Norrito , altra new entry, al quale tra l’altro è andata una delega particolare, quella al benessere degli animali.

Si occuperà della cura e della salvaguardia degli animali. Noi a Mazara abbiamo il fenomeno del randagismo che non è mai stato affrontato. Abbiamo costruito un percorso che va dalla sterilizzazione all’affido e alla creazione di eventi che portino alla sensibilizzazione per la cura degli animali.

Quinci, un’ultima domanda, il dragaggio del Mazaro si farà o no?

Sì, ci sono novità. Vi aggiornerò a metà mese.

Tiziana Sferruggia

Tiziana Sferruggia

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