Sciopero del trasporto pubblico oggi, 8 febbraio: disagi per milioni di cittadini sui mezzi pubblici ma inevitabili. E’ stato infatti proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale a cui hanno aderito le principali sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Confsal) nell’ambito della vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale dei lavoratori.
Dura quattro ore, con modalità che variano da città a città.
Nel rispetto delle norme procedurali vigenti in materia, l’Azienda Siciliana Trasporti Spa (AST Spa), in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale di quattro ore proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uil Trasporti – Faisa Cisal – Ugl Autoferro e Fast Confsal, il servizio potrebbe subire delle variazioni e/o limitazioni.
Le modalità dello sciopero saranno le seguenti:
- il personale di movimento si asterrà dal lavoro dalle ore 9 alle ore 13;
- il restante personale anticiperà di quattro ore la fine del proprio turno di lavoro.
A Catania sono previsti disagi dalle 18 a fine servizio. Il servizio ferroviario extraurbano non subirà limitazioni e soppressioni. La Metropolitana Catania sarà soppressa dalle ore 18:00 alla chiusura dell’esercizio. In particolare l’ultima corsa in partenza da Nesima avverrà alle 17:25 e l’ultima corsa in partenza da Stesicoro alle 17:45. Le autolinee potranno subire soppressioni e limitazioni durante la fascia oraria di agitazione.
È iniziato alle ore 9 di oggi anche lo sciopero nazionale degli autoferrotranvieri che si chiuderà alle ore 13.
A Messina hanno aderito tutte le sigle sindacali e ad inizio protesta i bus rientrano in gran numero in deposito mentre quasi fermo risulta il servizio tranviario. Dai primi dati che giungono l’adesione di autisti e anche tra il personale Ztl e di assistenza a bordo risulta intorno all’ 80%. Gli Autoferrotranvieri di Messina hanno voluto dare il massimo apporto ad una protesta nazionale che vede alla base la necessaria definizione del contratto di settore fermo da troppo tempo , in un frangente di grande emergenza pandemica che ha visto i lavoratori del TPL sempre in prima linea garantendo comunque il servizio pubblico e in tanti casi subendo riduzioni di salario per le contrazioni di attività in tante realtà del trasporto urbano ed extra urbano.