Grillo: “Incrostazioni al Comune, nostra priorità è mettere ordine”

Vincenzo Figlioli

Grillo: “Incrostazioni al Comune, nostra priorità è mettere ordine”

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mercoledì 23 Dicembre 2020 - 08:50

Sono passati quasi 80 giorni dalla chiusura delle urne che hanno consacrato la vittoria elettorale di Massimo Grillo a Marsala. Poco meno di tre mesi, in cui la nuova amministrazione ha cominciato a mostrare il proprio volto fin dove ha potuto, inevitabilmente condizionata dalla nuova ondata di contagi che ha caratterizzato l’autunno.

Sindaco, al di là dell’emergenza epidemiologica, quali sono le sue prime valutazioni su questi mesi?

Abbiamo dovuto concentrare tutti i nostri sforzi, oltre che sull’emergenza Coronavirus, soprattutto sulla necessità di mettere ordine. Ci siamo ritrovati con un problema molto serio, quello delle risorse umane e della struttura organizzativa. Un disordine enorme, ma non vorrei colpevolizzare nessuno per questo. Occorre adesso adottare misure coraggiose, liberandoci da incrostazioni di ordine organizzativo, ma anche culturale. Dobbiamo liberarci di un certo modo di intendere la pubblica amministrazione e ripristinare le regole non solo per ridurre i margini di discrezionalità ma anche per acquisire la necessaria responsabilità per far funzionare le cose. Se la macchina organizzativa non funziona, rischiamo di correre sempre dietro le emergenze, perdendo di vista gli obiettivi strategici.

La scorsa settimana ha annunciato la sua decisione di bloccare le procedure concorsuali e procedere in altro modo alla selezione di nuovi dirigenti comunali. L’opposizione le ha chiesto di ripensarci: lo farà?

Ho aspettato fino al 3 dicembre, in quanto erano state sospese le procedure concorsuali. Poi c’è stata un’altra sospensione. Colgo l’occasione per chiarire che non è un concorso per funzionari, ma per figure dirigenziali, per cui non c’entra la questione dei giovani o delle nuove leve, in quanto è necessaria una certa esperienza per diventare dirigenti. Inoltre, il ricorso alla procedura di avviso pubblico e la nomina fiduciaria da parte del capo della pubblica amministrazione è sempre stata tenuta in considerazione da tutti i sindaci. Avrei voluto fare i concorsi, ma in mancanza di certezze sulla tempistica non posso rimanere bloccato.

Per la stessa ragione, non pensa sia il caso di procedere al più presto alla nomina del settimo assessore?

La legge mi dà la possibilità di nominare fino a 7 assessori, ma non c’è l’obbligo. E’ mia intenzione nominarlo, a condizione che si tratti di una figura che può assicurare un valore aggiunto in termini di competenze da mettere al servizio della squadra assessoriale.

Il movimento Via continua a rivendicare per sé tale riconoscimento, parlando di un impegno assunto in campagna elettorale che andrebbe onorato. Li accontenterà?

L’impegno è stato preso verso tutta la coalizione e coinvolge tutte le liste che hanno superato la soglia del 5%, compreso il movimento Liberi. Anche il sindaco ha messo in discussione il proprio ruolo per lasciare spazio alla coalizione. Sono disponibile a nominare una figura che risponda a un certo profilo amministrativo.

Dopo l’annuncio di Rosanna Genna, che ha comunicato la propria decisione di lasciare Fratelli d’Italia, si è evidenziato il primo problema politico nella vostra maggioranza. C’è la possibilità di recuperare il rapporto con la consigliera?

Non entro nei problemi interni ai partiti. Noi abbiamo una maggioranza molto forte e solida e non mi risulta che la consigliera sia uscita dalla maggioranza, né che sia venuta meno la sua fiducia nei confronti del sindaco.

Cgil e Fillea hanno chiesto di sbloccare una serie di cantieri per innescare uno shock positivo sull’occupazione e sull’economia marsalese. Cosa risponde alla loro sollecitazione?

Quello dei lavori pubblici è uno dei settori su cui stiamo concentrando il nostro impegno e che necessita di maggiore ordine. La nomina in regime di comando dell’ingegnere Mezzapelle si sta rivelando una risorsa preziosissima in tal senso, c’erano 14 cantieri che dovevano andare in gara entro l’anno e se non ci fosse stato lui, con il solo ingegnere Frangiamore a guidare tre settori non ce l’avremmo fatta a conseguire quest’obiettivo. Con le poche risorse a disposizione stiamo cercando di fare il possibile. Stiamo anche cercando soluzioni con gli ordini professionali per tutti i cittadini che vorrebbero usufruire dell’eco-bonus, con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche.

Sul fronte del Porto come intendete procedere?

Abbiamo avuto un incontro con l’assessore regionale Marco Falcone, alla presenza dei parlamentari della nostra città, Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino, oltre che di Toni Scilla. Abbiamo preparato un cronoprogramma: il primo step è stato l’attivazione della task force, mentre ai primi di gennaio procederemo all’affidamento dell’incarico di progettazione per il Porto pubblico, con Marsala che tornerà ad essere stazione appaltante. Dopo l’approvazione del progetto andremo avanti con il cronoprogramma con l’obiettivo, anzitutto, di mettere in sicurezza il Porto per poi attrezzarlo in modo da poter essere funzionale ad investimenti da parte del privato. Nel rispetto del piano regolatore vigente, procederemo all’ampliamento del Porto e delle banchine e all’escavazione dei fondali e porremo fine all’annosa diatriba tra progetto pubblico e privato. Ci saremmo aspettati di trovare un progetto definitivo, ma purtroppo non c’era e questo ci costringe a correre.

Cosa augura alla città per il 2021?

E’ un tempo segnato da incertezze che possiamo superare con senso di responsabilità. Mi appello a tutti, affinchè ci sia responsabilità individuale e rispetto per tutte le istituzioni. Dobbiamo sapere guardare a chi sta peggio di noi e aprirci alla speranza, che è fatta di partecipazione attiva. Dobbiamo saper guardare al dopo Covid e per questo è necessario un patto sociale e politico, che ha bisogno dell’unità di tutte le forze politiche e che ci consenta di superare quelle incrostazioni di cui parlavo prima. Il mio augurio di quest’anno guarda anche ai più piccoli, segno di speranza per il futuro. Sto pensando a qualcosa di specifico, perché il pensiero della ripartenza non può che partire da loro.

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