Tornerà presto in provincia di Trapani la Commissione Regionale Antimafia per approfondire l’eterno problema degli intrecci tra politica e criminalità organizzata. L’annuncio, da parte del presidente Claudio Fava, arriva all’indomani dell’operazione Ruina, che ha portato al fermo di 13 soggetti, coinvolgendo anche il sindaco di Calatafimi Segesta Antonino Accardo, che risulta indagato. Sotto i riflettori, l’ultima campagna elettorale per le amministrative, su cui sono emerse non poche ombre a proposito della raccolta del consenso da parte della coalizione che ha sostenuto il primo cittadino in carica.
“Quanto sta emergendo dall’attività di indagine della magistratura e delle forze dell’ordine nel trapanese, ultima in ordine di tempo la vicenda che riguarda il sindaco di Calatafimi, è elemento di grave e profonda preoccupazione. Se le eventuali responsabilità penali dovranno essere accertate in sede processuale, quello che già adesso traspare chiaramente è un’inquietante familiarità nei rapporti tra amministratori locali ed esponenti delle cosche: un comportamento che mostra una permeabilità delle istituzioni e rafforza il prestigio dei boss mafiosi in un territorio. Come commissione antimafia regionale riteniamo essenziale un approfondimento su quanto sta avvenendo e, per questo, la commissione ha deliberato, alla ripresa delle attività nel nuovo anno, una missione a Trapani per incontrare i rappresentanti istituzionali attivi nell’azione di contrasto e di indagine, sindacati e le associazioni territoriali”.