Alla ‘Scurata’ mito e leggenda di Talassa e Colapesce con “Sipario” alle Saline Genna

redazione

Alla ‘Scurata’ mito e leggenda di Talassa e Colapesce con “Sipario” alle Saline Genna

Condividi su:

giovedì 20 Agosto 2020 - 08:00

La rassegna “a Scurata, cunti e canti al calar del sole – Memorial Enrico Russo”, organizzata dal MAC, Movimento Artistico Culturale, nella suggestiva location delle Saline Genna prosegue i suoi appuntamenti grazie al patrocinio del Comune, al supporto degli sponsor Cantine Pellegrino, MediPower, Selmar e dei media partner Marsala C’è, itacanotizie.it e La Tr3 Canale 616.

Il 21 agosto, dalle 19.15 e in replica alle ore 21.15, andrà in scena al Teatro a mare Albarìa, lo spettacolo “Talassa e Colapesce” della Compagnia teatrale Sipario, testo e regia di Vito Scarpitta. “Ogni anno, ai tramonti della nostra terra – ci dice il regista e attore marsalese – abbiniamo i racconti di Sicilia. E Colapesce è una delle più antiche leggende siciliane, anzi è più di una leggenda, è una vera e propria storia. Colapesce è un giovane pescatore amante del mare e della sua profondità, sul quale aleggia ancora il mistero della scomparsa, accompagnata da quella che sembra proprio una maledizione. Colapesce è emblema dei siciliani; benchè figlio di retaggi, cerca nel mare l’essenza della vita, nel varcare le frontiere… e il nostro popolo di viaggi oltremare ne ha affrontati tanti nei secoli”.

Un tema anche attuale, peraltro, per chi affronta il viaggio in mare, trovando la morte come Colapesce, nelle nostre coste. “A lui abbiamo accostato Talassa – ci dice ancora Scarpitta -. La divinità del mare che si dice abbia creato i pesci e chissà, magari Colapesce e ancora dentro quegli abissi sottoforma di Tritone”. Una storia inedita che prende spunto dal mito e dalla leggenda, portata in scena, oltre a Scarpitta, da Enza Giacalone, Diego e Maria Teresa Maggio, Paola Castelli, Francesco Di Bernardo, Davide Tumbarello, Erminia Licari e da una band formata da Claudia Scirè (voce), Natale Montalto (fisarmonica), Salvatore Lo Grasso (chitarra).

“Sipario” – che il prossimo anno raggiunge la maggiore età (sono ben 18 anni di attività) – mette da parte i “cunti” farseschi al quale è più avvezza e si addentra in un racconto teatrale, appassionato, con la musica che culla lo spettatore fino al tramonto delle saline, dove rosa, azzurro e arancione si confondono. Scarpitta inoltre, è una delle anime del Movimento Artistico Culturale di Marsala: “Già 4 anni fa abbiamo deciso di dare vita a questa associazione di associazioni. L’idea è partita da Giacomo Frazzitta che ha coinvolto Arco, I Musicanti, Sipario ed altri in questa avventura. Io credo che è il modo giusto per farci ascoltare sia dalle Istituzioni che dagli imprenditori del territorio, al fine di coinvolgere associazioni e singoli artisti nella presentazione di proposte serie, a sostegno degli eventi culturali”.

Parlando di “Lo Stagnone… scene di uno spettacolo”, rassegna divenuta una tradizione della stagione teatrale invernale di Marsala, organizzata proprio dalla Compagnia Sipario, si capisce come sia un tasto dolente per l’attore marsalese. “Ogni anno ad agosto avevamo già il cartellone della rassegna “Lo Stagnone…” pronto – ci dice Scarpitta -. Quest’anno purtroppo con le normative Covid e una situazione che ci dà tante incertezze per il futuro degli eventi, non abbiamo in programma nulla. Volevamo recuperare gli spettacoli che non abbiamo più potuto fare la scorsa stagione a causa della pandemia ma al momento non c’è la possibilità. Come si può pensare di far entrare solo 200 persone contingentate al Teatro Impero che ne contiene più di mille e sostenerne anche i costi? E’ impensabile. Comunque le nostre idee non si fermano, ne abbiamo diverse”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta